Martedì 13 febbraio 2018, alle ore 19.30, al Teatro Carignano, andrà in scena ENRICO IV di Luigi Pirandello, con l’adattamento e la regia di Carlo Cecchi.
Lo spettacolo è interpretato da Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò e da Federico Brugnone, Davide Giordano, Dario Iubatti, Matteo Lai, Chiara Mancuso, Remo Stella. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Nanà Cecchi e le luci di Camilla Piccioni.
Enrico IV, prodotto da Marche Teatro, sarà replicato al Carignano, per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, fino a domenica 25 febbraio 2018.

Enrico IV è una pietra miliare del teatro di Luigi Pirandello e della sua poetica, che affronta i grandi temi della maschera, dell’identità, della follia e del rapporto tra finzione e realtà. La storia dell’uomo che da vent’anni veste i panni dell’imperatore Enrico IV prima per vera pazzia, poi come inganno per simulare una nuova vita, ed infine per sfuggire lucidamente alla realtà, è l’emblema del legame pirandelliano tra maschera e realtà. Ma l’altro tema che lega questo testo ai Sei personaggi, con il quale condivide l’anno di debutto (1921), è quello della recitazione stessa, del teatro, che non è sempre e solo forma che si oppone alla vita, ma si interseca con essa, vi si sovrappone, ne acquisisce realtà. In occasione del debutto di Sei personaggi in cerca d’autore, Cecchi aveva dichiarato in alcune interviste: «Con Pirandello ho un rapporto doppio: lo considero, come tutti, il più grande autore italiano. E anche il più insopportabile. (…) Ma Pirandello è un punto focale, un nodo centrale nella tradizione del teatro italiano e va affrontato col rispetto che gli si deve».
L’amarezza vibrante di questa tragedia porta a un risultato di limpida bellezza, a una catarsi vera e propria. Forse in Enrico IV più che in altre tragedie, il pirandellismo vince i suoi schemi e attinge a una tensione interiore davvero universale.

Note di regia di Carlo Cecchi
“Enrico IV” fu scritto per Ruggero Ruggeri, il “Grande Attore” del primo Novecento. Dopo di lui, molti altri Grandi Attori si sono “cimentati” con questo monumento alla Grandattorialità.
Prima di tutto ho ridotto drasticamente molte delle lunghissime battute del Grande Attore; conseguentemente gli altri personaggi acquistano un rilievo che spesso, soverchiati dal peso delle battute del protagonista, rischiano di perdere.
In alcuni dialoghi ho “tradotto” la lingua dell’originale in una lingua teatrale a noi più vicina.
E ho fatto della follia e della recita della follia di Enrico IV, che nell’originale ha una causa clinica un po’ banale, una decisione dettata da una sorta di vocazione teatrale: non per nulla, il teatro, il teatro nel teatro e il teatro del teatro, sono il vero tema di questo spettacolo.

01_Comunicato stampa ENRICO IV

02_ENRICO IV scheda

03_La Repubblica_19-11-2017

04_La Stampa_29-12-2017

05_Il Sole 24 Ore_03-12-2017

06_Avvenire_25-11-2017

07_Corriere della Sera_23-11-2017

07_Famiglia Cristiana_23-11-2017