Gioele Dix cattura il pubblico con una naturale comicità che lo trasforma nel perfetto interprete dell’ipocondriaco Argan. Insieme a lui è in scena Anna Della Rosa, nei panni della dolce serva Tonina.

Si ricompone il gruppo artistico di uno storico Malato immaginario diretto da Andrée Ruth Shammah, con Franco Parenti nei panni di Argan, ruolo ora interpretato da Gioele Dix, che incarna con intelligenza e ironia gli eterni impulsi di angoscia e solitudine dell’uomo. Accanto a lui Anna Della Rosa, giovane ma affermata attrice di prosa con Toni Servillo e Massimo Popolizio, già nel cast de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, e qui nei panni di una servetta capace di amare il padrone nonostante gli alterni umori, le angherie e le invettive. «Tutto il vostro sapere è una chimera» dice Argan, e a risultargli incomprensibile è la realtà che lo circonda, in cui la conoscenza medica non è che la diretta dimostrazione della vulnerabilità umana. La paura della malattia e la convinzione di aver bisogno di medici strampalati rendono cieco il protagonista, incapace di comprendere la falsità delle persone intorno a lui, così come di apprezzare chi realmente lo ama. Dopo oltre tre secoli di rappresentazioni e riletture, rimane inalterato il fascino delle opere di Molière, incarnazione piena del teatro: autore, regista e interprete delle proprie opere, fustigatore dei vizi della società.

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di Molière


traduzione Cesare Garboli


con Gioele Dix, Anna Della Rosa, Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa


regia Andrée Ruth Shammah
scene e costumi Gianmaurizio Fercioni
luci Gigi Saccomandi
musiche Michele Tadini, Paolo Ciarchi


Teatro Franco Parenti