Ripercorrere la vita di un autore come Christopher Isherwood significa addentrarsi tra le pagine dei suoi romanzi, perché è lì che l’uomo ha vissuto più intensamente. Questo è il lavoro di Lorenzo Fontana e Nicola Bortolotti.

«Io sono una macchina fotografica con l’obiettivo aperto»: basterebbe questo per riassumere chi fosse Christopher Isherwood, classe 1904, «il miglior narratore di lingua inglese» secondo Gore Vidal, il primo, forse, nell’intero panorama letterario novecentesco, capace di raccontare l’amore omosessuale con sincerità e coraggio: senza mai tradire imbarazzo, paura o una certa sudditanza morale e, soprattutto, senza mai porsi al di fuori dei propri testi, Isherwood fece del proprio vissuto il dato ineludibile del racconto. Pratica autobiografica o, come diremmo oggi, autofiction: il problema del rapporto tra narratore e materia narrata è uno dei temi centrali di questo spettacolo.
Pensato per un solo attore, diretto e interpretato da Lorenzo Fontana, Il mondo di C.i. racconta la vita e la produzione letteraria di Isherwood ispirandosi alla struttura di A Single Man, il suo romanzo più esemplare (cui anche Colin Firth dedicò un’interpretazione nella riduzione per il cinema di Tom Ford), in cui le esperienze centrali della vita dello scrittore e i suoi temi riverberano di più. Una riflessione sul ruolo dello scrittore, chiamato a districarsi continuamente tra sguardo oggettivo e soggettivo, si sviluppa mentre sullo sfondo prende vita, in un gioco di luci, trasparenze e apparizioni, la riproduzione di un paesaggio settecentesco inglese di Thomas Gainsborough, richiamo alle origini dell’autore e vero e proprio romanzo per gli occhi parallelo a quello delle parole.

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uno spettacolo di Lorenzo Fontana, Nicola Bortolotti
ispirato alla figura e all’opera di Christopher Isherwood


interpretazione e regia Lorenzo Fontana
in video Olivia Manescalchi


scene Nicolas Bovey
costumi Viola Verra
luci Alberto Giolitti, Nicolas Bovey


15febbraio in collaborazione con Associazione Baretti