Dopo Il nostro amore schifo, Biografia della peste e Morsi a vuoto, Luciana Maniaci e Francesco d’Amore tornano con uno spettacolo spiazzante e irriverente sul destino e il caos, sulla nostalgia del futuro e l’insostenibile leggerezza del presente.

La Crepanza è un cataclisma benefico, un disastro provvidenziale. O forse uno stato d’animo, una condizione della mente, una crepa aperta nel cuore. I nostri protagonisti non si conoscono ma un giorno rispondono entrambi a una telefonata non indirizzata a loro. Sarà questo piccolo evento a salvarli e condannarli insieme, l’avvio di un uragano di avvenimenti che li porterà ad essere i soli superstiti in un mondo dopo la fine del mondo, uno spazio selvaggio e ristretto, circondato dall’acqua e ripiombato in uno stato di natura. Unica compagnia i resti di una stazione di benzina e una statua della Madonna Nera. Costretti a confrontarsi col loro essere un uomo e una donna e nient’altro, senza la consolazione della civiltà, senza surrogati di senso a cui aggrapparsi, lui riscoprirà la fede, lei la nostalgia per le cose materiali. Più feroce di tutte è la questione: quell’unica occasione di grazia era rivolta a loro? La salvezza è meritata? Sono gli eletti? Oppure erano altri quelli giusti, quelli buoni? E dunque, che significato ha tutto questo? Testo estremo, ironico e malinconico, com’è nello stile dei Maniaci d’Amore, La Crepanza è una commedia intima ed epica insieme, nata in seguito a una lunga esperienza di isolamento selvatico e creativo in un piccolo lembo di terra siciliana, un’immersione nel contesto materiale ed emotivo di questa storia.

Acquista online

di e con Luciana Maniaci e Francesco d’Amore


regia Filippo Renda


Maniaci d’Amore Teatro