Il bacio tra giovani innamorati della poesia di Prévert è l’immagine su cui Gabriele Lavia costruisce un intenso recital sul potere del sentimento, capace di guarire anche i cuori più stanchi. Tra citazioni colte e pop, un omaggio all’autore “finito ingiustamente nelle scatole dei cioccolatini”.

«Un poeta estremamente complesso, un poeta strano, che ha attraversato tanti momenti diversi e che ha voluto usare le parole di tutti i giorni per esprimere concetti profondi» dice Gabriele Lavia che omaggia Jacques Prévert e i suoi versi «finiti ingiustamente nelle scatole dei cioccolatini per innamorati». Uno spettacolo che è anche un omaggio all’amore, a quel sentimento assoluto, totalizzante, innocente e coraggioso, prerogativa soprattutto della giovinezza, capace di annullare il resto del mondo. Sulle parole dell’autore francese, il carismatico attore e regista costruisce un recital sul filo della nostalgia. I ragazzi che si amano parte dal bacio tra innamorati della poesia omonima per riflettere sul senso della vita. Dietro il fumo delle sigarette Gauloises “papier mais” amate dal poeta, e quello dei locali parigini in cui Juliette Gréco cantava Le foglie morte, un monologo costellato di citazioni colte e pop, da Magritte a Elvis, da Picasso ai Beatles. Lavia è un Prévert vestito di grigio, in impermeabile e cappello. Si mescola alla folla e racconta l’amore salvifico che dà l’unico senso possibile alla vita, un amore a cui aggrapparsi come naufraghi nel mare delle amarezze e ingiustizie dell’esistenza. Quel sentimento forte e fragile che rimanda all’adolescenza e nel quale tutti ci rispecchiamo. Perché i ragazzi che si amano, secondo Lavia, siamo tutti noi.


uno spettacolo di Gabriele Lavia
da Jacques Prévert
musiche Giordano Corapi
Fondazione Teatro della Toscana