TEATRO CARIGNANO
19 – 31 maggio 2015
LA DODICESIMA NOTTE
di William Shakespeare
traduzione Patrizia Cavalli
regia Carlo Cecchi
con Carlo Cecchi, Daniela Piperno, Vincenzo Ferrera, Eugenia Costantini, Dario Iubatti, Barbara Ronchi, Remo Stella, Loris Fabiani, Federico Brugnone, Davide Giordano, Rino Marino, Giuliano Scarpinato
musicisti Luigi Lombardi d’Aquino / Sergio Colicchio tastiere e direzione musicale, Alessandro Pirchio / Alessio Mancini flauti e chitarra, Daniele D’Ubaldo strumenti a percussione
musiche di scena Nicola Piovani / scena Sergio Tramonti / costumi Nanà Cecchi / disegno luci Paolo Manti
Marche Teatro in collaborazione con Estate Teatrale Veronese

La dodicesima notte, opera della maturità di Shakespeare composta fra il 1599 e il 1602, è stata spesso definita “la commedia perfetta”. Un complesso intreccio di equivoci e travestimenti, un coro di personaggi che galleggiano in una contagiosa follia erotica e una serie di monologhi di incantevole grazia hanno reso questo pastiche una delle vette più alte della poesia del Bardo.  Tutto comincia nello stravagante ducato d’Illiria, dove il Duca Orsino spasima per la Contessa Olivia, la quale lo respinge proclamandosi in lutto. A sciogliere l’impasse amorosa arriva un provvidenziale naufragio, che porta a corte la giovane Viola. Assunte le sembianze del fratello (creduto morto in mare), Viola diventa il paggio del Duca e di lui, ovviamente, si invaghisce, facendo però a sua volta innamorare la Contessa. Questo è il plot principale. Ma ce n’è un altro, in apparente sottotraccia, che forse è ancora più importante e ruota attorno alla beffa crudele ordita ai danni del petulante maggiordomo Malvolio, interpretato dallo stesso Carlo Cecchi.  «Malgrado la sua funzione comica – scrive Cecchi nelle note di regia – questo plot ha uno svolgimento più amaro. La follia che percorre la commedia, come in un carnevale dove tutti sono trascinati in un ballo volteggiante, trova il suo capro espiatorio nel più folle dei personaggi: il maggiordomo, un attore comico che aspirava a recitare una parte nobile, quella del Conte Consorte».

01_Comunicato-stampa-LA-DODICESIMA-NOTTE
02_Note-di-regia-di-Carlo-Cecchi