…c’era un bar, si chiamava Angelo Azzurro e c’era una villa, si chiamava Villa Azzurra

2 maggio – ore 19.00 – Polo del ‘900
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Spin-off dell’ultima regia di Ivana Ferri dal romanzo Quello che l’acqua nasconde di Alessandro Perissinotto

Prima nazionale | Teatro Gobetti | Teatro Stabile di Torino | 22 maggio – 3 giugno

Presentazione delle video interviste inedite con  Giancarlo Caselli, Diego Novelli, Gianni Oliva, Alessandro Perissinotto
parte del materiale di approfondimento dello spettacolo a disposizione on line dal 3 maggio 2018.


Intervengono:

Antonella Parigi  – Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte
Ivana Ferri – Regista
Alessandro Perissinotto – Scrittore
Lamberto Vallarino Gancia – Presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
e in collegamento telefonico Paolo Crepet – Psichiatra
Modera: Alessandra Comazzi


Il teatro come memoria e testimonianza emotiva del passato recente.
È con queste premesse che avviene l’incontro tra la regista Ivana Ferri e lo scrittore Alessandro Perissinotto. In occasione della duplice ricorrenza dei 50 anni dal 1968 e dei 40 dalla promulgazione della Legge Basaglia, Ivana Ferri mette in scena una storia che ripercorre una manciata di anni che hanno cambiato radicalmente il mondo. Lo spettacolo Torino 1968 – 1978. Quello che l’acqua nasconde, in prima nazionale dal 22 maggio al 3 giugno all’ interno della stagione 17/18 del Teatro Stabile di Torino, nasce con la volontà di raccontare la Torino che fu, in quel contradditorio decennio, laboratorio sociale, politico ed esistenziale di una generazione.

Mentre sta montando la grande onda che travolgerà le Università, il mondo del lavoro, i costumi, a Torino accade qualcosa che solo apparentemente è marginale rispetto alla Grande Storia. In particolar modo due episodi fanno eco alle fitte maglie del racconto: lo scandalo di Villa Azzurra, il manicomio dei bambini di Grugliasco e la tragedia del dicembre 1977 dell’ “Angelo Azzurro”. Cosa ricorda la Torino di oggi? Come viene narrato quel decennio alle nuove generazioni? Queste domande hanno accompagnato lo spettacolo durante tutte le fasi di creazione e hanno condotto Tangram Teatro a raccogliere alcune testimonianze dirette su anni ancora appartenenti a quella zona d’ombra che spesso si colloca tra la Storia e la Cronaca.

Il teatro oltre il teatro, il teatro come occasione per interrogarsi, domandare, “aprire gli archivi”. I contributi raccolti, per i quali ringraziamo lo storico Gianni Oliva, il magistrato Giancarlo Caselli, l’ ex sindaco di Torino Diego Novelli, introducono e contestualizzano lo spettacolo Torino 1968 – 1978. Quello che l’acqua nasconde e saranno liberamente consultabili sul sito di Tangram Teatro a disposizione delle scuole e di chiunque ne volesse fruire.

L’ incontro TORINO 1968 – 1978 …C’era un bar, si chiamava Angelo Azzurro e c’era una villa, si chiamava Villa Azzurra è una premessa storica: il teatro come memoria e testimonanza emotiva apre il sipario sulla Storia, su ciò che i linguaggi della scena affrontano e rielaborano per restituire alla collettività il suo passato.

Info su tangramteatro.it