Martedì 22 novembre 2016, alle ore 19.30, al Teatro Carignano, andrà in scena, L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA …E NON SOLO di Luigi Pirandello, nell’adattamento e con la regia e l’interpretazione di Gabriele Lavia.  Le scene sono di Alessandro Camera, i costumi di Elena Bianchini, le musiche di Giordano Corapi e le luci di Michelangelo Vitullo.
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA sarà replicato al Carigano, per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, fino a domenica 4 dicembre.

Gabriele Lavia, al suo quarto appuntamento con Pirandello, porta in scena una riflessione sulla relatività delle cose e del mondo.

L’uomo dal fiore in bocca è la scena maestra dell’incomunicabilità, della solitudine che si aggrappa alla banalità dei particolari più piccoli e insignificanti del quotidiano per cercare di rintracciare una superiorità della vita sulla morte. Gabriele Lavia, prova a trattenerla ancora un po’, prima della fine.
Il breve atto unico è stato arricchito con altre novelle che affrontano il tema (fatale per Pirandello) della “donna” e della “morte”, visto col distacco di un’ironia che rende i personaggi vicinissimi a noi. Ecco spiegato quel …e non solo usato come sottotitolo.
La vicenda si svolge nella simbolica Sala d’Attesa di una qualche stazione ferroviaria del Sud Italia. Si tratta di una scenografia imponente, realizzata interamente nei laboratori del Teatro della Pergola di Firenze, riaperti appositamente per questa produzione. “Piove a dirotto, ma è estate (tempo assurdo!) per soddisfare il “sentimento del contrario” – annota Gabriele Lavia – così amato dalla poetica del nostro Autore. C’è un uomo nella stazione e arriva anche un ometto pacifico, pieno di pacchi colorati, che perde sempre il treno e che lo perderà sempre”.
L’Uomo dal fiore in bocca comincia a parlare al Pacifico Avventore con un’insistenza crescente, dimostrando una straordinaria capacità nel cogliere i più minuti aspetti della vita. Le sue considerazioni amare rivelano terribili verità: l’uomo è in attesa di morire. D’improvviso vede un’ombra. “C’è una donna, che guarda dentro la Sala d’Attesa, da fuori della grande vetrata – conclude Lavia – e poi ci sono tante “donne…donne…donne” che non si vedono, ma che sono l’assillo o l’incubo del nostro piccolo “uomo pacifico”. Chi è quella donna che passa? La moglie? La morte?”. La morte non è qualcosa che ci salta addosso e, quindi, possiamo scacciare. No, la morte, quando entra in noi, è invisibile.

LOCANDINA

TEATRO CARIGNANO
22 novembre – 4 dicembre 2016
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA
…E NON SOLO
di Luigi Pirandello
adattamento Gabriele Lavia
con Gabriele Lavia
regia Gabriele Lavia
scene Alessandro Camera
costumi Elena Bianchini
musiche Giordano Corapi
luci Michelangelo Vitullo
regista assistente Simone Faloppa
Fondazione Teatro della Toscana / Teatro Stabile di Genova

Per RETROSCENA, il progetto realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con l’Università degli Studi di Torino/Dams

al TEATRO GOBETTI (Via Rossini 8 – Torino)
mercoledì 23 novembre 2016, alle ore 17.30
Gabriele Lavia
dialoga con
Franco Perrelli (DAMS/Università di Torino)
su L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di Luigi Pirandello

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala.

 

01_Comunicato stampa L’uomo dal fiore in bocca

02_Scheda spettacolo