In occasione del GIORNO DELLA MEMORIA
la Comunità Ebraica di Torino e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
presentano

FONDERIE LIMONE MONCALIERI (Via Pastrengo, 88)
LUNEDI’ 25 GENNAIO 2016 – ORE 21.00

 

IL PROCESSO DI SHAMGOROD
testo di Elie Wiesel
traduzione Daniel Vogelmann
con Ilario Crudetti, Simone Faucci, Gianluca delle Fontane, Ilaria Mariotti,
Mario Palmieri, Rita Pasqualoni, Romano Talevi

regia Mario Palmieri
scene Eugenio Piscopello
costumi e maschere Chiara Buggiani
assistente alla regia Serena Renzi
disegno luci Mauro De Santis
Compagnia Teatri della Resistenza

Da qualche parte in un villaggio sperduto, non lontano dal fiume Dniepr, in una taverna scalcinata Berish, l’oste, Maria la serva ed Hanna la figlia di Berish sono gli unici sopravvissuti della comunità ebraica del villaggio di Shamgorod all’ultimo pogrom, devastazione che i cavalieri cosacchi compiono contro le comunità ebraiche del luogo.
I superstiti sanno di essere soli ed abbandonati. Nella taverna sono giunti anche tre attori ebrei, tre purimspieler, venuti a Shamgorod a celebrare e rappresentare la festa ebraica del Purim: non sanno dove sono arrivati, non sanno che non esiste più nessuna comunità di Shamgorod. In un succedersi farsesco e drammatico di eventi gli attori ed i sopravvissuti, su richiesta senza appello di Berish, porteranno in scena un “Din Toràh” cioè un vero e proprio processo a Dio.
Ma manca un elemento fondamentale per il processo: l’avvocatore difensore di Dio… Tutto è sospeso in una attesa via via più drammatica ed estrema sino all’epilogo sconvolgente ed inatteso dove tutto e la vita di ognuno troveranno non la risposta ma l’ultima e più lacerante domanda.

Elie Wiesel è uno scrittore ebreo, nato in Romania e sopravvissuto all’Olocausto, che oggi vive negli USA. La sua volontà di divenire, attraverso la scrittura, messaggero di umanità contro la violenza, le repressioni e il razzismo gli è valso il Premio Nobel per la pace nel 1986. Chi legge un testo di Elie Wiesel non può non divenire a sua volta un testimone. Questo vuole essere il senso dello spettacolo: una testimonianza attraverso la quale affermare il valore assoluto della memoria, a 71 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio 1945.

La Compagnia Teatri della Resistenza è attiva dal 2004 nel campo del teatro civile, del teatro scienza, della giovane drammaturgia, della formazione teatrale e della progettazione di interventi di promozione e diffusione della cultura teatrale.

 

01_Comunicati stampa PROCESSO SHAMGOROD

02_ Scheda sulla Compagnia Teatri della Resistenza