Silvia Battaglio porta in scena la lunga storia  di Orlando, personaggio di Virginia Woolf, figura ambigua dalla bellezza androgina.

Nella produzione letteraria della Woolf, Orlando costituisce un “libriccino”, “in stile di burla”. Di fatto, una appassionata lettera d’amore a Vita Sackville-West, amante per quasi un ventennio, un testo a metà tra la biografia romanzata, il poema e il saggio critico, ambientato tra l’epoca elisabettiana ed il Novecento, giocato sull’intercambiabilità dei sessi del protagonista, celebrazione del mito androgino così nodale nell’autrice anglosassone. Creatura in continua trasformazione, Orlando si modella su quell’idea di libertà che è strettamente connessa ai temi dell’identità e dell’appartenenza, facendosi tramite di valori unici quali amore, verità, onestà. Sognatrice, poetessa, refrattaria ai ruoli e alle definizioni, Orlando è un nobile fanciullo inglese che attraversa l’esistenza dal 1600 per oltre tre secoli trasformandosi in una donna, facendo esperienza del mondo, dell’umano e dei cambiamenti, con la leggerezza dell’artista naif e la profondità dell’eroina romantica. Silvia Battaglio, autrice, regista, formatrice, ha convogliato la propria cifra stilistica ed espressiva nella Compagnia Biancateatro, orientata alla sperimentazione e rivisitazione delle grandi opere letterarie e nell’indagine di tematiche quali identità, famiglia, femminile, potere, diversità.


Prima Nazionale


regia, coreografie e drammaturgia Silvia Battaglio
liberamente ispira to a Orlando
di Virginia Woolf
con Silvia Battaglio, Lorenzo Paladini
suggestioni musicali Luc Ferrari, Paolo Angeli, Officine Schwartz
disegno luci Massimiliano Bressan
Biancateatro in collaborazione con CROSS International Performance Award, Cattedra di Storia del Teatro, Dams, Università degli Studi di Torino, Martim Pedroso&NovA Companhia (PT)

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