Alter ego di Iaia Forte, maschiaccio napoletano, cantante fanfarone, nato dalla penna di Paolo Sorrentino, Tony si è esibito davanti a Frank Sinatra e ora lo ritroviamo ad Ascoli Piceno in una debordante autocelebrazione canora.

Tony Pagoda torna ancora al Teatro Gobetti dove nel passato si è esibito con grande successo: camicia rossa e completo bianco, quasi un novello Califano o Bongusto, capelli rossi alla Silvan, scarpe con rialzo, moglie obesa a casa, una discreta predilezione per alcol e cocaina. La sua esibizione a New York si era conclusa tra le braccia di due prostitute che lo hanno rapinato e adesso Tony ricomincia il suo stralunato storytelling: passata la mezzanotte, si ritrova in un sordido ristorante ad Ascoli Piceno con la sua corista, ad impartire lezioni di seduzione, compito che si fa più complesso e delicato quando “non si è belli”. Del resto una sola, semplice verità gli è chiara: per affascinare le donne bisogna padroneggiare le parole, a costo di stordire l’uditorio. Tra fiumi di champagne, delusioni amorose, battute fulminanti e riflessioni malinconiche, l’ironia e la complessità di questo personaggio si delineano con ulteriori sfaccettature, regalandoci “perle di saggezza” e una disperata, calda vitalità. Paolo Sorrentino, Premio Oscar con La grande bellezza, e Iaia Forte, meravigliosa interprete (tra le sue ultime fatiche il ruolo di Julie in Morte di Danton, regia di Mario Martone), rinsaldano un percorso artistico che li ha visti lavorare insieme molte volte.


di Paolo Sorrentino
(tratto dal romanzo Hanno tutti ragione)
interpretato e diretto da Iaia Forte
con Francesca Montanino
scene e luci Nicolas Bovey
coreografie Anna Redi
Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Pierfrancesco Pisani e OffRome,
e con il sostegno di Spazio 47

 


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