Allegro ma non troppo

Camilla Sandri e Roberta Lanave portano in scena un testo
tratto da due poemi di Amelia Rosselli: un viaggio nella vita
di donne ribelli e rivoluzionarie.

A vent’anni dalla morte, uno spettacolo dedicato alla poetessa Amelia Rosselli. Tutta la sua opera si costruisce e si disfa attorno alla sua malattia, al suo essere apolide e poliglotta, alla tragica morte del padre (Carlo Rosselli, uno dei due celebri fratelli antifascisti) e infine alla sua profonda conoscenza della musica. Lo spettacolo cerca nella sua vita privata le chiavi d’accesso alla sua arte: schizofrenia e sindrome paranoide dominano per diversi anni i suoi passi e i suoi pensieri, mentre le ben tre lingue con cui è cresciuta si mescolano nella sua mente, al ritmo incessante della musica di cui era studiosa ossessiva. E il padre torna a trovarla ogni notte, nella forma di tre spari che squarciano il suo sonno. Tutto questo senza perdere mai una dolcissima ironia. Camilla Sandri e Roberta Lanave si diplomano presso la Scuola del Teatro Stabile di Torino nel 2012. I versi di Amelia Rosselli, con la loro matrice spiccatamente musicale, offrono alle due artiste il materiale perfetto per sviluppare una personale poetica: la parola ritrova la sua dimensione di suono, generando un flusso emotivo leggero come una composizione sinfonica.


Prima nazionale


da Storia di una malattia e La libellula
(Panegirico della libertà) di Amelia Rosselli
consulenza drammaturgica Domenico Ingenito
di e con Roberta Lanave, Camilla Sandri
luci francesco Dell’Elba
Compagnia Lanavesandri
con il sostegno di Caffè Basaglia

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