Siamo stati abituati a vedere in scena una Nora ibseniana  dall’eroismo tardivo, schiacciata da una cappa di infantilismo e morale maschilista dalle quali si libera con difficoltà. Marina Rocco e le altre interpreti che popolano questo spettacolo sono tutt’altro che sprovvedute: a farne le spese l’unico maschio in scena, un Filippo Timi in stato di grazia, che ricopre tutti i ruoli maschili con l’unico destino di soccombere alla potenza delle sue sfidanti.


di Henrik Ibsen
regia Andrée Ruth Shammah
Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana