Orestea
Agamennone, Coefore e Eumenidi

Uno spettacolo di grande impatto per interpreti (tra gli altri Mascia Musy, Mariano Rigillo, Angela Pagano), impianto scenico e multimediale, rilettura drammaturgica. Un lavoro dominato da una lingua asciutta e incisiva, che parla di rimpianto, vendetta, persecuzione: un ponte ideale tra epoche solo apparentemente distanti tra loro.

L’Orestea di Eschilo non è solo l’unica tragedia ad essere giunta completa fino ai giorni nostri dal V secolo a. C., ma è anche la trilogia che sancisce la nascita del Diritto, della necessità di normare i conflitti tra gli uomini, superando la vendetta privata per raggiungere il traguardo della civiltà. Complessa e cruenta la storia, suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago. Con questo allestimento che si divide in due parti – Agamennone e Coefore/ Eumenidi, Luca De Fusco si confronta con la tragedia classica, sottolineando l’affinità con il canone greco attraverso le coreografie e un importante apporto dal punto di vista musicale: la partitura originale è stata curata dal compositore israeliano Ran Bagno e su questo tappeto sonoro si sviluppano le coreografie di Noa Wertheim. Tessuto connettivo di questo spettacolo, l’apparato multimediale che dilata spazi e sensazioni. De Fusco evidenzia il ruolo centrale delle donne, in una tragedia dove gli uomini sono quasi personaggi minori, manipolati o vittime.


di Eschilo
traduzione Monica Centanni
con Mariano Rigillo, Mascia Musy, Angela Pagano, Gaia Aprea, Claudio Di Palma, Giacinto Palmarini, Anna Teresa Rossini, Paolo Serra
e con Fabio Cocifoglia, Paolo Cresta, Francesca De Nicolais, Patrizia di Martino, Gianluca Musiu, Federica Sandrini, Dalal Suleiman, Enzo Turrin
e le danzatrici della compagnia Körper
Chiara Barassi, Sibilla Celesia, Elena Cocci, Sara Lupoli, Marianna Moccia
regia Luca De Fusco
scene Maurizio Balò
costumi Zaira De Vincentiis
luci Gigi Saccomandi
coreografie Noa Wertheim
musiche Ran Bagno
suono Hubert Westkemper
adattamento vocale Paolo Coletta
video Alessandro Papa
Teatro Stabile di Napoli
Teatro Stabile di Catania

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