Jurij Ferrini torna a vestire i panni dell’eroe romantico di Rostand, maestro d’armi e di parole, nella ripresa di uno spettacolo dello Stabile di grande successo, del quale è anche regista.
Una commedia in versi sui nobili sentimenti ma anche un dramma in chiave moderna sull’identità.

Bisogna essere giovani e belli per poter amare? Sembra suggerire questo Edmond Rostand, all’inizio della sua commedia in versi, mostrando Rossana e Cristiano, stupendi e appassionati come una moderna coppia di star del web. E poi invece, si sa, dice tutt’altro Cyrano de Bergerac, capolavoro che ha per protagonista lo spadaccino col nasone, un archetipo capace di riscattare il lirismo un po’ stucchevole del suo autore. La storia della nobiltà d’animo che ha la meglio sul narcisismo senza qualità parla, e ha parecchio da dire, anche alla nostra epoca. Interpretato da molti mattatori (al cinema da un indimenticabile Gerard Depardieu) il brutto e prode Cyrano torna in scena con il volto, deformato, e l’ardore di Jurij Ferrini. Il quale riallestisce la sua applaudita versione del dramma, prodotta dal Teatro Stabile di Torino, di cui firma la regia, traduzione e adattamento. Rispetto ad altri monumenti della sfavillante fin de siècle teatrale, dal Gabbiano di Čechov a Ubu Roi di Jarry, Cyrano con i suoi apostrofi rosa rischia di passare come una canzonetta pop a fronte di immortali arie d’opera. Eppure mantiene la statura del capolavoro, non solo perché poggia su una delle più belle vicende d’amore mai scritte, ma perché con il suo richiamo all’amicizia, all’onore, al sacrificio, alla solidarietà, è capace ancora oggi di toccare i cuori. «Vorrei che il pubblico uscisse dal teatro scosso, emozionato, più forte e coraggioso, convinto di potersi riprendere in mano il proprio destino», dice Ferrini. Al suo debutto al Gobetti lo spettacolo è stato applaudito in un solo mese da oltre 5mila persone, proseguendo con una serie di sold out anche in tournée.



di Edmond Rostand
traduzione e adattamento Jurij Ferrini
con Jurij Ferrini, Rebecca Rossetti, Raffaele Musella, Angelo Tronca, Matteo Alì, Lorenzo Bartoli,
Cecilia Bozzolini, Francesco Gargiulo, Federico Palumeri, Elia Tapognani
regia Jurij Ferrini
scene e costumi Gaia Moltedo
luci Lamberto Pirrone
suono Gian Andrea Francescutti
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Attenzione cambiano gli orari delle recite alle Fonderie Limone Moncalieri.
Martedi, mercoledi, giovedi e venerdi ore 20.45, sabato 19.30, domenica 15.30