Il capolavoro di Manzoni nella versione spassosa e sfrontata dell’Accademia dei Folli. I personaggi del romanzo prendono vita davanti al loro autore e chiedono conto del trattamento ricevuto. Un divertissement tra musica, parodia e varietà, mescolato a citazioni colte di autori come Eco, Arbasino, Chiara.

Da quel ramo del Lago di Como / prende le mosse l’immenso tomo / un romanzo tra i più ponderosi / intitolato I promessi sposi. Queste e altre facezie, tra musica, parodia e varietà, nel divertissement I promessi sposi on air che l’Accademia dei Folli, dedica al capolavoro di Alessandro Manzoni. Davanti all’autore (in vacanza sul lago) si susseguono i personaggi della sua opera più celebre, confrontandosi con lui non solo a viso aperto ma anche polemicamente: Agnese non vuol essere considerata una stupida; la Monaca di Monza chiede conto di quel «E la sventurata rispose»; Lucia tenta di riscattare il suo personaggio dalla noia; Don Rodrigo pretende di dare la sua versione dei fatti; e Renzo la butta in caciara con una burlesca parafrasi dell’Addio ai monti. Protagonisti di questa sfrontata e spassosa rilettura di un caposaldo della letteratura italiana sono Enrico Dusio, Carlo Roncaglia e Gianluca Gambino. Alle parole del romanzo si mescolano le citazioni di autori come Umberto Eco, Alberto Arbasino, Piero Chiara, che offrono del classico un’immagine inedita. Una versione che porta la firma di Emiliano Poddi, scandita da una colonna ad hoc. Omaggio a un grandissimo romanzo, molto parodiato e mai abbastanza letto, del quale Eco, autore di diversi saggi su Manzoni e di una popolare riscrittura per ragazzi dell’opera disse: È il cinema prima del cinema.


di Emiliano Poddi
da Alessandro Manzoni
con Enrico Dusio, Carlo Roncaglia, Gianluca Gambino
e con Alice Baccalini (pianoforte)
regia Carlo Roncaglia
costumi e elementi scenici Carola fenocchio
accademia dei folli
compagnia di musica -teatro