Solo una madre è capace di uccidere con una mezza frase: un dialogo intimo e politico, una ricerca della verità, delle origini, dell’identità, che Paola Rota dirige dopo il successo di Due partite. In scena Elena Callegari, Francesca Cutolo, Maria Roveran.

Tre donne, altrettante generazioni: un’anziana madre, sua figlia e sua nipote. Lin, Clara e Rahel. Una famiglia ebrea trapiantata in Germania, le cui radici affondano in un passato ormai lontano di socialismo, guerra e lotta politica combattuta all’ombra del Muro di Berlino. È l’ebraismo, con i suoi dogmi, un ingombro da cui tutte e tre tentano di liberarsi invano, così come dal senso di inadeguatezza dovuto a chi si sente comunque un eterno straniero, fuori posto e mai a casa. Silente e insidioso come uno spettro, il passato continua a presentare i suoi conti da pagare, a frenare le scelte di vita e i modi di agire quotidiani. Le tre donne si confrontano, si parlano, si svelano segreti, dominate da quel non detto, o detto altrove, che segna e decide un rapporto madre-figlia. Sasha Marianna Salzmann è nata nel 1985 a Volgograd nell’Unione Sovietica. La scrittrice, curatrice e drammaturga tedesca vive fra Berlino e Istanbul. Attualmente è autrice residente del teatro Maxim Gorki di Berlino. Paola Rota ha lavorato come attrice di teatro e cinema; come regista di prosa ha diretto spettacoli prodotti dal Teatro Stabile di Torino, dalla Biennale di Venezia, dal Teatro dell’Elfo di Milano.


di Sasha Marianna Salzmann
traduzione Alessandra Griffoni
con Elena Callegari, Francesca Cutolo, Maria Roveran
regia Paola Rota
costumi Ursula Patzak
luci Camilla Piccioni
Teatro Stabile di Genova
Festival delle Colline Torinesi
PAV nell’ambito di Fabulamundi .
Playwriting Europe – BEYOND BORDERS?
con il supporto del programma dell’unione Europea Creative Europe e del Goethe Institut