ARGO2020-12-23T12:19:20+01:00

#on_argo

Il 2020 sarà ricordato come uno degli anni più difficili per i lavoratori dello spettacolo di tutto il mondo: Argo. Materiali per un’ipotesi di futuro nasce su impulso del Teatro Stabile di Torino, dalla responsabilità civile e dal dovere morale di coinvolgere e sostenere la comunità teatrale cittadina con un progetto originale e condiviso. In collaborazione con Scuola Holden e con il sostegno di Fondazione CRT e di Fondazione Compagnia di San Paolo, sono stati coinvolti 63 partecipanti, provenienti sia dal bacino delle realtà teatrali torinesi non sostenute da fondi statali, sia da quello composto dagli artisti indipendenti (attori e registi). Divisi in sette gruppi, lavoreranno su sette temi, supportati da sette editor-facilitatori, che elaboreranno e sintetizzeranno idee e contenuti. Ogni team rifletterà ed approfondirà un tema di carattere generale, inerente al nostro futuro prossimo o remoto, mettendo a disposizione talento, esperienza professionale e sensibilità scenica: obiettivo finale non sarà la progettazione di un nuovo spettacolo, ma la creazione di sette oggetti digitali politici da testare con gruppi di cittadini e da mettere poi a disposizione della comunità. Ogni step di Argo verrà comunicato da un team di social media editor con un diario online che pubblicherà un post al giorno per ogni giorno della settimana, per ogni gruppo e tema, così come sulle pagine Facebook e Instagram, con un racconto dei lavori in corso dei singoli gruppi, dalla partenza fino alla consegna.

7 TEMI. 7 GRUPPI. 7 OGGETTI DA REALIZZARE


3 settimane di lavoro / gli approdi

Avanzamento lavori

Settimana I

23 – 29 novembre 2020
“In un momento in cui i teatri sono chiusi, dove facciamo accadere il teatro?”.
Questa è una fra le tante domande che hanno aperto la discussione dei sette gruppi di ARGO, che nei primi cinque, intensi giorni di lavoro della settimana si sono confrontati sui sette temi proposti…

 Ci si è presentati, artisti e tutor, oppure ci si è salutati come conviene tra colleghi e amici. Un fiume di idee che arriverà a un obiettivo, anzi a sette obiettivi diversi, per celebrare la potenza del teatro e delle sue idee anche quando le sale sono chiuse. Molti i maestri, le proprie guide interiori nella vita, che sono emerse nelle discussioni: da Martin Luther King a Giorgio Gaber, da Akira Kurosawa a Peter Brook, tutto concorre a mettersi in gioco e a confrontare il proprio percorso, umano e professionale. E nell’incontro con l’altro, nel confronto con gli altri, con il leader e con gli esperti che si sono affacciati alla stanza virtuale degli argonauti (Alice Avallone, Ilaria Gaspari, Claudio Fogu, Jacopo Romei, Duccio Chiarini, Riccardo Milanesi, Chiara Tirabasso), si scopre che si respira la stessa aria, ci si pone le stesse domande, si provano le stesse paure, si affronta con curiosità il rapporto con il digitale, con il pubblico, con la propria storia di attori e di spettatori.  Cosa è un attore oggi e cosa diventa se la sua carnalità si dissolve nel virtuale? Cosa può diventare il teatro? Cosa ha da dire? Cosa è nella società attuale una performance? Che cos’è l’autenticità? Cosa vive nel silenzio prima dell’inizio? Cosa può offrire un gioco, oltre a regole, strategie e meccaniche? E ancora: che cosa vi manca del teatro?

Interrogativi aperti, mentre inizia la seconda settimana di lavoro.

Settimana II

30 novembre – 6 dicembre novembre 2020

Seconda settimana: si comincia a ragionare sulla struttura dell’oggetto digitale, sulla sua sostenibilità in termini di fattibilità e di logistica, non solo confrontandosi con gli esperti, che si sono di nuovo affacciati sugli spazi virtuali di incontro, ma anche con ospiti e pubblico di tutte le età.
Seconda settimana: si comincia a ragionare sulla struttura dell’oggetto digitale, sulla sua sostenibilità in termini di fattibilità e di logistica, non solo confrontandosi con gli esperti, che si sono di nuovo affacciati sugli spazi virtuali di incontro, ma anche con ospiti e pubblico di tutte le età.
Così il Podcast di Zero si struttura in più puntate intorno a un’idea forte, legata al nostro tempo: un viaggio di formazione con una destinazione unica, il teatro. Di stanza in stanza ci si collega alla riflessione portata avanti da Centimorgan (cM) con la sua mappa metropolitana, dove ogni stazione è l’inizio di un viaggio, e al contempo la lunga storia che contiene.
La fake identity di Senza Corpo ha qualcosa di concreto, un nome, che non svela genere o età, desideri o caratteristiche fisiche, u nome che dialogo virtualmente con il mondo pur essendone profondamente escluso, senza accesso alla realtà fisica se non tramite uno smartphone.
Parabasi ha elaborato una bozza di messaggio alla nazione, divertendosi a creare un vero e proprio puzzle tra le parti più avvincenti, mentre gli argonauti di Elisir hanno rivoluzionato l’approccio linguistico, coniando una serie di neologismi che comporranno i dieci punti del manifesto, concetti ideati per parlare di ciò che non esiste ancora. E quale potrebbe essere il concept di una nuova campagna di comunicazione? Congiunzioni si interroga su sospensione, vita e teatro, e sulle strette connessioni tra queste tre dimensioni.
Ne hai abbastanza di questo 2020? Daresti qualsiasi cosa per renderlo diverso? Open entra nel vivo dell’azione, iniziando a progettare un’esperienza interattiva ambientata in un presente alternativo con risvolti inquietanti.
Ancora pochi giorni e sarà il momento di condividere tutti i sette ambiziosi progetti.

Settimana III

7 – 13 dicembre 2020

Terza settimana, ultime battute prima che ciascun gruppo realizzi il proprio progetto: Zero, Centimorgan, Senza Corpo, Parabasi, Elisir, Congiunzioni, Open saranno nomi che rimarranno a lungo nella mente di chi ha partecipato…

Il passaggio di Gabriele Vacis da Zero ha regalato un forte punto di vista in termini di coinvolgimento degli spettatori, nell’interazione e nell’animazione: e tra pochi giorni arriva il podcast dove voci, esperienze, idee si fondono in un tutt’uno simbiotico. Descrivere il teatro in sei parole? CentiMorgan (cM) ha distillato sei concetti cardine che permettono al teatro di avvenire. Resta il dubbio di capire quale significato avranno nel futuro: una possibile risposta arriva dal confronto con gli studenti che frequentano il corso di laurea in DAMS…
La fake identity di Senza Corpo, Andrea Delfi si muove con sempre maggior perizia nel mondo digitale, ora che quello reale gli è definitivamente precluso.  E la domanda che bisogna risolvere in questi pochi giorni è la seguente: quando cala il sipario, cosa rimane? Il Messaggio alla Nazione, che gli argonauti di Parabasi stanno completando, deve superare il caos della quotidianità e imporsi in un mondo rumoroso con parole taglienti, affilate, precise. Rivoluzionarie, insomma.
Una settimana piena di visite per Elisir: Walter Malosti, Chandra Livia Candiani, Aldo Nove hanno contribuito da dare gli ultimi ritocchi al manifesto (che è ormai quasi pronto).  La campagna di Congiunzioni farà leva su dinamiche inconsce, non razionali, dove “incontro” e “desiderio” sono lo molla per generare domande e curiosità. “Tutto il mondo è teatro” e il gruppo è riuscito a portarlo nella vita reale! Siete pronti per questo incontro?
E alla vigila del varo del gioco, Open si confronta con uno scoglio frastagliato: non si può buttare qualcuno nel mezzo di una storia, dirgli “va’, gioca” e poi pretendere che faccia la scelta più appropriata per la trama. Ma se è chiaro che non si può combattere contro il libero arbitrio del giocatore, riusciranno gli argonauti del settimo gruppo a incanalarlo a loro vantaggio?

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