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Si conferma il posizionamento in vetta alle classifiche ministeriali  e aumentano attività, riconoscimenti, spettatori

Nel suo 70° anno di attività, il Teatro Stabile di Torino ha nuovamente registrato alcuni importanti traguardi, sia sul fronte dei riconoscimenti istituzionali e dei premi della critica, sia per la capacità produttiva e la partecipazione del pubblico: una progressione significativa, che consolida e incrementa i risultati record già ottenuti nei due anni precedenti.

Nel 2025, infatti, il TST si è confermato primo fra i Teatri Nazionali per il nuovo triennio ministeriale, sia per contributo assegnato a valere sul Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo, sia per punteggio artistico (32/35), sia infine per punteggio totale, che è stato il massimo della sua storia (91,94/100). Anche Torinodanza festival ha ottenuto il punteggio più alto riguardo alla qualità artistica (35/35), e il contributo più elevato tra i festival di danza italiani.

«Sono tanti gli obiettivi raggiunti nel 2025 dal Teatro Stabile di Torino – dichiara il Presidente Alessandro Bianchi, in sintonia con il pensiero del Direttore generale Filippo Fonsatti e del Direttore artistico Valerio Binasco. Oltre alla riconferma del primato ministeriale, che ci posiziona al vertice dei Teatri Nazionali, quest’anno ha visto la pubblicazione, a luglio, del primo Report di sostenibilità, redatto secondo principi ESRS (European Sustainability Reporting Standards) a testimonianza del nostro impegno nel promuovere pratiche responsabili e sostenibili nel mondo dello spettacolo. Mi piace sottolineare l’attenzione rivolta alle nuove generazioni, da sempre una nostra priorità, che quest’anno si è concretizzata ancora su più fronti, favorendo il ricambio generazionale sia dal punto di vista della programmazione artistica, con la creazione di un nuovo spazio per le compagnie emergenti indipendenti con la rassegna Energie Nove, sia sul fronte istituzionale».

Lo scorso ottobre, infatti, lo Stabile ha aggiornato il proprio organigramma dirigenziale, affiancando al Direttore artistico Valerio Binasco e al Direttore generale Filippo Fonsatti, il Direttore artistico junior Diego Pleuteri – classe 1998, autore e già drammaturgo residente del TST. Pleuteri nei prossimi anni affiancherà Binasco nello sviluppo della programmazione dedicata alla ricerca di nuovi artisti nazionali e internazionali, con una particolare attenzione ai talenti emergenti e ai nuovi linguaggi delle arti performative.

«Accogliere l’incarico di Direttore artistico junior del Teatro Stabile di Torino – dichiara Pleuteri – in un momento di fiducia e crescita, significa prima di tutto accettare la responsabilità che questo ruolo comporta. Il mio obiettivo è alimentare questa energia con uno sguardo attento alle nuove tendenze della scena contemporanea e alle generazioni che stanno trovando adesso la propria voce, creando le condizioni perché il loro talento possa misurarsi con spazi e contesti adeguati. Vorrei lavorare alla costruzione di ponti capaci di intercettare pubblici nuovi: tra discipline, tra teatro e città, tra generazioni di artisti, spettatori e nuovi cittadini. Perché lo Stabile, già oggi in una fase fertile, si confermi come bene pubblico e come casa della città: un luogo necessario per chi lo ama, e per chi deve ancora varcarne la soglia».

Nel 2025 le produzioni, gli artisti e il Direttore generale del Teatro Stabile sono stati insigniti dei principali premi del nostro settore: Premio Hystrio alla Regia al nostro regista residente Leonardo Lidi; Premio Le Maschere del Teatro italiano come miglior attrice a Giuliana De Sio per la sua interpretazione in Cose che so essere vere di Andrew Bovell, regia di Valerio Binasco; Premio Internazionale Flaiano a Sara Bertelà come miglior interprete femminile in Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello diretto da Valerio Binasco; Premio “Ivo Chiesa. Una vita per il teatro” al Direttore generale Filippo Fonsatti per la sua attività manageriale «nutrita dallo studio, dalla ricerca, dal dialogo con gli artisti»; Premio della Critica ANCT e Premio UBU come migliore attrice a Valentina Picello, protagonista de La gatta sul tetto che scotta, regia Leonardo Lidi; Premio della Critica ANCT a Monica Capuani, traduttrice di testi teatrali e letterari, che collabora con lo Stabile torinese da molto tempo; Premio UBU per la categoria Nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica a Cose che so essere vere (Things I Know to Be True) dell’australiano Andrew Bovell, portato in scena da Valerio Binasco.

Passando, invece, agli indicatori di prestazione, lo Stabile nel 2025 mette a registro i risultati migliori per alzate di sipario, recite prodotte e coprodotte, presenze complessive, eguagliando gli incassi da botteghino dello scorso anno.
Produzione e programmazione. Nel 2025 le alzate di sipario in sede e in tournée, tra spettacoli di prosa e danza, prodotti e ospitati, sono state n. 866, un record storico, ancora in aumento rispetto al 2024. Le sole recite di produzione sono state n. 602 – anche in questo caso un dato mai raggiunto prima – con un notevole impatto sull’occupazione degli artisti e delle maestranze. Le recite in sede sono state n. 758, di cui n. 727 di prosa e n. 31 di danza, mentre in tournée il sipario si è alzato n. 108 volte.
Ricavi da botteghino, spettatori e abbonati. Al botteghino si attendono per la seconda volta consecutiva ricavi lordi superiori ai 3 milioni di euro, con un incremento degli spettatori, che tra sede e tournée saranno complessivamente oltre n. 250.000. In dettaglio, a due settimane dalla chiusura dell’anno, gli spettatori in sede sono n. 181.450 e quelli in tournée n. 68.577, mentre gli abbonamenti alla stagione 2025/26 superano quota 17.450. Da rilevare, ancora una volta, che il 40% degli abbonati è under 35. Dalla lettura di questi dati emerge un leggero abbassamento dell’incasso medio per spettatore rispetto al 2024, che denota una maggiore accessibilità economica e una progressiva fidelizzazione delle fasce più giovani della popolazione.

Torino, 19 dicembre 2025