Il poetico testo di Joseph Roth sulla vita del senzatetto Adreas Kartak nel 1939 fece breccia nel cuore dei lettori di tutta Europa: al centro del romanzo, l’onore inscalfibile di un clochard parigino e tutta la commovente dispersione della sua vita piena di errori, amici, donne e Pernod. È Carlo Cecchi, con l’inconfondibile voce roca, il tono ironico e distaccato, a svelare la parabola del protagonista: un’inquietante discesa nel delirio, ma soprattutto nell’impotenza, avvolta da quella oscurità ubriaca e piena di lampi che scandisce gli ultimi istanti di una vita. Questa storia di un’esistenza perduta dietro alle occasioni della vita, protesa fino alla morte verso l’adempimento di un dovere morale, è sostenuta da una colonna sonora struggente che va da Stravinskij al jazz, dalle melodie yiddish e russe alla musica parigina.

LA SCHEDA DI SALA

di Joseph Roth
adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
con Carlo Cecchi
e con Claudia Grassi, Giovanni Lucini
spazio scenico disegnato da Gianmaurizio Fercioni
suggestioni visive Luca Scarzella, Vinicio Bordin
luci Marcello Jazzetti
costumi Barbara Petrecca
Teatro Franco Parenti