Laura Curino, il 26 settembre 2013, è stata ospite dell’Istituto Italiano di Cultura a New York con lo spettacolo Camillo Olivetti. Una incredibile volontà, un’idea imprenditoriale che concilia profitto per l’impresa e benessere del lavoratore, un’anonima cittadina trasformata in simbolo della fabbrica leader nel mondo di prodotti per ufficio: è la storia di Camillo Olivetti e delle origini di un modello d’azienda unico al mondo. Camillo Olivetti: inventore, anticonformista, capriccioso e geniale. Laura Curino lo restituisce al pubblico, attraverso le voci della madre e della moglie, in uno scorcio di storia perduto nel tempo. In una regione che ha accolto due sistemi industriali profondamente antitetici lo spettacolo assolve al dovere della memoria, restituendo con sollecitudine etica i percorsi che racchiudono la storia di quattro generazioni di italiani e di un lembo di terra piemontese, coraggioso e fiero.
«Il mio lavoro su Olivetti – spiega Laura Curino – ha riportato attenzione su una storia rimossa per molti anni. Dopo la scomparsa di Adriano Olivetti su quell’esperienza eccezionale e per molti versi rivoluzionaria rispetto al modo tradizionale di pensare un’ azienda, è sceso il silenzio. Oggi, con la crisi di molti modelli produttivi, si ritorna a studiare quel passato così originale ed indipendente. Il mio è il racconto epico degli inizi di quell’avventura, e in quanto tale avvincente, pieno di colpi di scena, di prove da superare, di lotte, di amori, di eroi. La cosa più straordinaria è che è… tutto vero». Questo testo ha debuttato il 9 dicembre 1996 e rappresenta uno dei momenti più significativi del teatro di narrazione in Italia. Lo spettacolo ha realizzato centinaia di repliche in Italia e all’estero e ne sono stati tratti un romanzo breve ed una versione televisiva sempre per la regia di Gabriele Vacis. è stato riallestito in occasione del centenario dalla fondazione della Olivetti (1908-2008).

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