Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino e l’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco realizzano insieme una mostra sull’opera di Toni Arch scenografo, costumista e versatile uomo di spettacolo. L’ampia retrospettiva che documenta l’attività di un cinquantennio, dal 1954 al 2005, intende rendere omaggio all’eclettico artista romano che, superata la soglia degli 80 anni, ha donato ai due istituti torinesi tutti i bozzetti e i figurini del suo archivio, oltre a una collezione di marionette da lui realizzate perché non andasse dispersa la produzione della sua vita dedicata allo spettacolo. Alla mostra su Toni Arch uomo di teatro allestita a Grugliasco si abbina la mostra parallela su Toni Arch pittore allestita dal Museo Civico di Ivrea che di recente ha ricevuto in donazione una cospicua collezione di dipinti realizzati negli anni della maturità.
Le due mostre derivate da tre donazioni da parte di un artista romano stabiliscono un collegamento non casuale che onora i tre istituti di area torinese. La scelta da parte di Toni Arch di lasciare a essi in dono la sua eredità di artista è un riconoscimento della loro natura di servizio pubblico e un apprezzamento per la loro attività. Una triplice scelta di fiducia che merita la gratitudine di tutti.

LE MOSTRE

8|15 novembre 2015 – inaugurazione ore ore 16,30
Grugliasco, Villa Boriglione
Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare
con Centro Studi del Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale
SCENOGRAFIE COSTUMI E BURATTINI
a cura di Alfonso Cipolla e Pietro Crivellaro

7 novembre 2015 |29 gennaio 2016 – inaugurazione ore 16,30
Ivrea, Museo Civico
Pier Alessandro Garda
L’OPERA PITTORICA
a cura di Paola Mantovani, Luca Diotto, Alessia Porpiglia e Lucia Rossetti

Toni Arch è nato a Roma nel 1933. Pittore astrattista, si forma presso il Centro Cinematografico di Roma, iniziando poco più che ventenne un’intensa attività di scenografo e costumista che lo porterà a lavorare con numerosissimi registi tra cui Giovacchino Forzano, Mario Moretti, Vito Pandolfi, Nico Pepe, Lino Procacci, Guido Salvini, Vincenzo Tieri, Andrea Camilleri, Paolo e Vittorio Taviani. Nel 1961 le prime mostre, sotto la spinta di artisti e critici quali Giovanni Anceschi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Franco Grignani. Sperimenta nuove tecniche inerenti alla metodologia del design e si interessa di ricerche visuali applicate alla fotografia e alle fonti di luce: gli elaborati di queste ricerche sono i Percorsi del 1963 e successivamente gli Atti. Determinante per la sua formazione artistica il corso di educazione alla visione Teoria del Campo del prof. Attilio Marcolli nel 1970. Queste esperienze vengono applicate con accorgimenti particolari anche alla scenografia basata su percezioni visive e spaziali diverse, ne sono esempi: Primo Teatrino dei Gufi, Milano 1964, e la commedia musicale Bene, Bravo, Bis per la regia di Mario Landi 1967, per poi passare ad un impegno maggiore con lo spettacolo di Rafael Alberti Tra il garofano e la spada al Piccolo Teatro di Milano per la stagione 1970/71. Tra il 1978 e il 1985 fa parte del Gruppo Sincron di Brescia con Bruno Munari ed i critici Gillo Dorfles, Corrado Maltese, Guido Montana e Cesare Vivaldi. In quegli anni inizia la collaborazione con vari enti pubblici e privati, industrie e studi pubblicitari di Genova, Milano e Roma. Attualmente vive a Celleno, nel viterbese.