Mirra è una tragedia che affronta uno dei tabù più profondi: l’amore incestuoso tra padre e figlia. Il giovane Giovanni Ortoleva sceglie di misurarsi con la lingua di Alfieri, mettendola in dialogo con il pubblico contemporaneo. Il testo si sviluppa come un piano-sequenza teatrale, dove il non detto e il peso delle parole strutturano una lotta costante tra ciò che si vorrebbe dire e ciò che non si può dire. Un lavoro che ci interroga sul significato profondo della famiglia, dei nostri desideri e il valore del linguaggio stesso.

di Vittorio Alfieri
regia Giovanni Ortoleva
Teatro Metastasio di Prato
Teatro
Stabile di Torino – Teatro Nazionale