La forma delle cose (The shape of things) di Neil LaBute è uno dei testi che compongono la “Trilogia della bellezza”, scritta dal drammaturgo americano tra il 2001 e il 2008, e Marta Cortellazzo Wiel ha deciso di metterlo in scena per esplorare i rapporti umani, la loro fragilità e i processi di manipolazione che essi possono subire. In questa storia una giovane artista entra con prepotenza nella vita di tre ragazzi, modificando gli equilibri di rapporti consolidati e influenzando le loro stesse identità. I dialoghi brillanti tra i quattro protagonisti, interpretati da Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Beatrice Vecchione, celano in realtà una violenza silente e condizioni psicologiche sempre più tese e sull’orlo di un disastro, che solo alla fine rivelerà le macerie della lotta.