Il titolo della nuova produzione teatrale del collettivo belga FC Bergman è tratto da Le opere e i giorni di Esiodo, nel quale il poeta greco esortava il fratello a coltivare la terra secondo il ritmo delle stagioni. Ma è ancora possibile per noi esseri umani riconnetterci con i cicli della natura? Possiamo tornare ai costumi e ai rituali dei nostri antenati? O, forse, ne abbiamo bisogno di nuovi? In uno spettacolo senza parole, danzato e suonato da otto interpreti e due musicisti, una delle compagnie più celebrate della scena contemporanea europea ci mette di fronte a temi scottanti del nostro presente, senza rinunciare alla speranza e alla leggerezza.
regia, sceneggiatura, scenografia Stef Aerts, Joé Agemans, Thomas Verstraeten, Marie Vinck (FC Bergman)
interpreti Stef Aerts, Joé Agemans, Maryam Serwamukoko, Yorrith De Bakker, Marie Vinck, Fumiyo Ikeda, Geert Goossens, Bonnie elias
musica dal vivo Joachim Badenhorst, Sean Carpio
FC Bergman, Toneelhuis,
in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa,
Les Théâtres de la Ville de Luxembourg
con il sostegno della Tax Shelter del governo federale belga
Lo spettacolo presenta animali in scena e scene di nudo
consigliato ai maggiori di 14 anni