In un piccolo paradiso affacciato sul mare, Maddalena Casto regna sovrana tra le mura del Villino Tajani, governando un microcosmo femminile autosufficiente e pieno di contraddizioni. Inverni a Bari ed estati nella villa scandiscono la vita delle figlie e delle nipoti, intrappolate nell’eredità emotiva e culturale che la matriarca ha costruito. Ma, come le cocorite che infestano la costa, anche i ricordi non danno tregua. Con sguardo da antropologa del privato, Caterina Filograno, giovane drammaturga, attrice e regista, osserva le figure della sua famiglia come in uno zoo umano, tracciando una genealogia emotiva che si dipana tra cinque generazioni. Tra riflessioni psicologiche, e filosofiche, il racconto indaga il peso della genetica, la forza dei legami e il destino che si intreccia alle nostre scelte – o alle omissioni. La famiglia emerge così come casa, laboratorio evolutivo e terreno di conflitto, luogo fisico e mentale della ricerca. Perché anche tra quelle mura, ogni giorno, si possono provare emozioni forti.
drammaturgia e regia Caterina Filograno
con Gloria Busti, Caterina Filograno, Francesca Porrini, Simona Senzacqua, Maria Grazia Sughi
scene e costumi Giuseppe Di Morabito
luci Stefano Bardelli
suono Gerets
aiuto regia e collaborazione artistica Ksenjia Martinovic
movimento Ester Guntin
assistente musicale Diego Finazzi
Teatro di Sardegna, Teatro Stabile Di Torino – Teatro Nazionale, Teatri Di Bari
con il sostegno di Banca Generali