In L’uomo, la bestia e la virtù, comicità e inquietudine si intrecciano: un triangolo amoroso tra marito, moglie e amante svela ipocrisia, desideri e torbidezze dell’animo umano, ma con una leggerezza insospettabile. Grottesco e surreale, il testo indaga morale, passione e possesso, oscillando tra realtà e sogno. Diretto da Roberto Valerio, lo spettacolo mette in scena personaggi grotteschi, a volte surreali, tra situazioni comiche e temi profondi: ipocrisia, perbenismo, possesso del corpo e morbosità del desiderio. La comicità nasce dal contrasto tra apparenza e realtà, quando gli impulsi umani entrano in conflitto con le convenzioni sociali, creando situazioni ironiche e grottesche. La commedia mette in luce l’ipocrisia della società e la difficoltà dell’uomo a conciliare desideri e doveri morali, suggerendo che la vera virtù richiede sincerità e autenticità verso se stessi.

di Luigi Pirandello
adattamento e regia Roberto Valerio
con (in ordine alfabetico) Vanessa Gravina , Max Malatesta, Nicola Rignanese
e con Beatrice Fedi, Massimo Grigò, Franca Penone,
Lorenzo Prestipino, Mario Valiani,
scene e costumi Guido Fiorato
musiche originali Mimosa Campironi
luci Emiliano Pona
Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con
Teatro Nuovo Giovanni da Udine