Con il suo inconfondibile linguaggio, sospeso tra ironia feroce e poesia dolente, Carrozzeria Orfeo porta in scena un viaggio intimo e struggente. In un paesino di pescatori, dimenticato pure dalle cartine geografiche, tre donne vivono sospese tra lago, palude e lutti che non si lasciano seppellire. Vent’anni prima è successo qualcosa di tragico: nessuno ne parla, tutti lo sanno. In questo microcosmo di tradizioni stantie e convenzioni che scricchiolano, il femminile pulsa e resiste, anche quando i maschi del posto si presentano come minacce o, nei giorni buoni, come fallimenti ambulanti. Misurare il salto delle rane trasforma la tragedia in dark comedy: ironia graffiante, dialoghi che mordono e poesia che sbuca dove meno te l’aspetti. Tre generazioni si specchiano l’una nell’altra, oscillando tra dolore e rinascita, complicità e fughe immaginate. In fondo, non serve capire le rane: basta saltare.
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca
con Elsa Bossi, Marina Occhionero Chiara Stoppa
regia Gabriele Di Luca , Massimiliano Setti
assistente alla regia Matteo Berardinelli
musiche originali Massimiliano Setti
scene Enzo Mologni
costumi Elisabetta Zinelli
ideazione luci Carrozzeria Orfeo
Fondazione Teatro Due, Accademia Perduta/Romagna Teatri,
Teatro Stabile d’Abruzzo, Teatri di Bari e Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival
in collaborazione con Asti Teatro 47