Un Pirandello dimenticato? Forse perché troppo scomodo, troppo vero. Eppure O di uno o di nessuno è più attuale che mai. Due amici, Tito e Carlino, si contendono Melina, ex prostituta ora incinta, ma senza la certezza di un padre. La notizia di questa gravidanza indesiderata apre una crepa tra i due amici, incapaci di assumersi qualsiasi responsabilità. Si accendono rozze discussioni di gelosia e possesso, che non tengono conto delle esigenze della donna, trattata come un oggetto. La giovane però si contrappone a loro, con dignità e nobiltà di sentimenti; il figlio è suo e l’unico desiderio è di tenerselo senza pretendere niente dai due. Fabrizio Falco rilegge il testo con occhi contemporanei, in uno spettacolo crudo e toccante.

da Luigi Pirandello
adattamento e regia Fabrizio Falco
Teatro Libero di Palermo, Teatro Stabile di Catania