Un diario, una ragazza, una guerra. Ma anche l’amore per la vita che resiste all’orrore. Il progetto parte dal diario di Etty Hillesum, giovane ebrea olandese deportata e uccisa ad Auschwitz nel 1943. Le sue parole non sono solo una testimonianza, ma ci offrono una visione lucida e spirituale di rara forza. Dopo aver studiato e lavorato sotto la direzione di Leonardo Lidi ne L’istruttoria di Peter Weiss, Federici e Campani tornano a parlarci della Shoah con uno sguardo più intimo e umano: Etty, infatti, non racconta solo la quotidianità dell’orrore, ma anche la bellezza nascosta nei momenti più bui. Una voce del passato che diventa presenza viva e ci invita a custodire la memoria come atto civile e personale.

Dal Diario 1941-43 di Etty Hillesum
riduzione, adattamento e regia Matteo Federici
con Ilaria Campani
luci e fonica Matteo Chenna
Collettivo altre visioni in collaborazione con Onda Larsen


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Energie Nove è una rassegna animata da giovani artisti diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e artisti emergenti, il cui titolo è ispirato alla rivista fondata da Piero Gobetti ad appena diciassette anni, e che promuoveva un rinnovamento culturale, etico e artistico, aperto all’Europa, critico verso il conformismo e capace di fare dell’intellettualità e dell’arte strumenti di emancipazione civile. Come allora, anche oggi serve spazio per visioni nuove, indipendenti, critiche. Nuovi testi, nuove visioni, nuovi linguaggi.
In un tempo che cambia, cambiano anche le storie da raccontare: ogni sera, due spettacoli si alternano sul palco in un format che intende dare spazio alla pluralità, al rischio, all’urgenza.