Fabrizio Falco dirige e interpreta un testo di Pirandello pressoché dimenticato, forse perché scomodo e crudo. Tito e Carlino, amici di vecchia data, invitano a Roma Melina, una prostituta che avevano frequentato durante l’università. Dopo qualche tempo la donna si scopre incinta, senza sapere chi dei due sia il padre. La notizia scatena gelosie e conflitti tra i due, incapaci di assumersi responsabilità e di considerare i desideri della donna, trattata come un oggetto. Melina, invece, risponde con dignità e nobiltà: il figlio è suo e l’unico suo desiderio è crescerlo. Pirandello mette in scena la prevaricazione maschile e il patriarcato, evidenziando l’egoismo e l’immaturità di Tito e Carlino, mentre Melina riscatta la propria condizione con dignità e forza materna.

da Luigi Pirandello
adattamento e regia Fabrizio Falco
con Giovanni Alfieri, Federica D’angelo, Fabrizio Falco, Giancarlo Latina
spazio scenico Luca Mannino
luci Alessandro Accardi
Teatro Libero Palermo