Debutta al Teatro Carignano di Torino, martedì 3 marzo 2020, alle ore 19.30, MACBETH di William Shakespeare per la traduzione e l’adattamento di Letizia Russo e la regia di Serena Sinigaglia. Lo spettacolo è interpretato da: Fausto Russo Alesi, Arianna Scommegna e Giovanni Battaglia, Gianluca Bazzoli, Alfonso Genova, Noemi Grasso, Paolo Grossi, Sebastiano Kiniger, Stefano Orlandi, Pierpaolo Preziuso, Federica Quartana, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella, Elvira Scorza. Le scene sono di Maria Spazzi, le luci di Gerardo Buzzanca, i costumi di Katarina Vukcevic, la colonna sonora di Sandra Zoccolan.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, resterà in scena al Carignano per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 15 marzo.

Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna sono i protagonisti della tragedia shakespeariana cui la regista Serena Sinigaglia dà forza e modernità. La cupa Scozia medievale si illumina dell’interiorità dei due aspiranti sovrani, fragili mostri incapaci di sostenere la loro ambizione.

Archetipi universali della brama di potere, l’aspirante re di Scozia e la sua ambiziosissima consorte hanno i volti di Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna in questo potente, moderno allestimento del Macbeth di Shakespeare con la regia di Serena Sinigaglia, traduzione e adattamento di Letizia Russo. Goffi, fragili, insicuri, maldestri, i protagonisti di questo grandioso dramma dell’ambizione non sono, nella lettura della Sinigaglia, né abituati né all’altezza di fare il male. Vogliono ardentemente possedere lo scettro del comando, senza però essere capaci di sostenere le conseguenze delle loro scellerate aspirazioni. «Macbeth e la sua Lady non sono mostri – spiega la regista – sono due esseri che vogliono raggiungere il potere, ma non ne sono capaci e nella loro disperata corsa sono travolti da gente più abile di loro». Libero dal «peso della tradizione» che grava sui grandi classici, il progetto nasce attorno alla scelta dei due protagonisti, Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna, interpreti sufficientemente maturi per immergersi nell’abisso, sufficientemente giovani per non soccombervi. I due incarnano la banalità del male. Sono una coppia infernale che di infernale ha davvero poco. E qui sta il nocciolo della lettura registica: il male che si mostra come tale è meno malvagio del male che si cela. Perché il primo, presto o tardi, viene sconfitto, il secondo, quello nascosto, è difficile da estirpare. Un allestimento forte, ruvido, scabro, molto potente anche dal punto di vista scenico.

01_CS_MACBETH

02_Scheda a cura della Compagnia

03_Note di regia