Debutta al Teatro Carignano, martedì 17 marzo 2020, alle ore 19.30, ORGOGLIO E PREGIUDIZIO di Jane Austen nell’adattamento teatrale di Antonio Piccolo, per la regia di Arturo Cirillo. Lo spettacolo è interpretato da Arturo Cirillo, Valentina Picello, Riccardo Buffonini, Alessandra De Santis, Rosario Giglio, Sara Putignano, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta. Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Camilla Piccioni e le musiche originali di Francesco De Melis.
Lo spettacolo, prodotto da Marche Teatro e dal Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, resterà in scena al Carignano per la Stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 22 marzo.

Arturo Cirillo celebra il mito letterario di Jane Austen e porta per la prima volta a teatro in Italia il suo romanzo più famoso e trasposto. Dall’adattamento di Antonio Piccolo, una regia fatta di dialoghi asciutti e giochi di coppie e di specchi.

Affascinato dall’Ottocento e dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena, Arturo Cirillo, attore e regista napoletano, dopo aver allestito molti classici del teatro mette in scena per la prima volta in Italia un capolavoro della letteratura, Orgoglio e pregiudizio di una delle autrici più lette e venerate, Jane Austen. Nonostante il successo del romanzo, che dal 1813 non smette di appassionare, l’opera non ha mai trovato in Italia la possibilità di essere trasformata in una riduzione per il palcoscenico: ha provveduto lo scrittore e drammaturgo Antonio Piccolo. Una prima assoluta, sui palcoscenici italiani, per gli amatissimi personaggi della Austen: la bella, acuta e ribelle Elizabeth Bennet e l’affascinante, romantico dandy Mister Darcy. Nella regia di Cirillo quattro enormi pareti a specchio creano sulla scena un gioco di coppie e di riflessi, mentre le figlie Bennet si riducono da cinque a due, snellendo la trama.
I temi sono quelli del romanzo: ci sono le ragazze da sistemare, una ricchezza da mantenere, un patrimonio da reinventare, matrimoni da organizzare… I dialoghi folgoranti della Austen si traducono in una lingua semplice, asciutta, essenziale. «Ciò che amo di questa scrittrice è l’ironia, lo sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi», dice Cirillo che rende omaggio alle giovani eroine dell’autrice inglese e al loro mondo «dove ci si conosce danzando e ci si innamora conversando».

 

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