Nella seduta odierna il Consiglio degli Aderenti della Fondazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale (composto da Regione Piemonte, Città di Torino, Città di Moncalieri, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT) ha deliberato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2017 che chiude in leggero avanzo conseguendo risultati straordinari, nonostante un taglio dei contributi subìto nel corso dell’esercizio. Tutti gli indicatori chiave di prestazione sono in forte progresso e fanno segnare risultati mai raggiunti prima nella storia dello Stabile.

Il valore della produzione, pari a 13.471.053 euro, cresce del 5% rispetto al 2016, mentre diminuisce del 16,5% l’indebitamento. Il Patrimonio netto si consolida a quota 600.000 euro.

Sul fronte dei costi si è ulteriormente rafforzata la quota destinata all’attività artistica, culturale, di formazione e ricerca, pari a 7.129.140 euro, che rappresenta il 53% del valore della produzione. Tale spesa ha avuto una forte ricaduta occupazionale, anche giovanile: oltre ai n. 53 dipendenti a tempo indeterminato, nel 2017 sono stati scritturati n. 292 tra artisti e tecnici, dei quali n. 50 under trenta e n. 97 tra i trenta e i quarant’anni. L’attività di produzione e ospitalità ha coinvolto circa n. 100 artisti e tecnici torinesi e piemontesi.

In merito alle fonti economiche, per la prima volta la somma di ricavi propri (bigliettazione e fatturato), contributi privati, sponsorizzazioni, erogazioni liberali, pari a 6.682.408 euro, è superiore ai contributi delle pubbliche amministrazioni effettivamente disponibili, pari a 6.136.781 euro (al netto delle partite di giro e delle trattenute alla fonte per consumi intermedi ex DL n. 95/2012).

Confrontando i dati del 2016 con quelli del 2017, riguardo ai ricavi dell’attività i corrispettivi lordi da bigliettazione in sede passano da 1,95 a 2,3 milioni di euro, facendo segnare un aumento del 19%, mentre il fatturato netto per la vendita di spettacoli a terzi e per rientri da coproduzioni cresce da 1.052.963 a 1.842.444 euro, ossia del 75%.
Altrettanto significativo è l’aumento degli spettatori in sede: si passa dalle n. 137.382 presenze del 2016 alle n. 158.643 presenze del 2017, in progresso del 15%.
In aumento anche il numero delle recite di produzione e coproduzione, n. 358 (di cui n. 231 in sede, n. 16 in Piemonte, n. 111 in Italia e all’estero), il numero delle recite ospiti, n. 280, e il numero degli spettatori fuori sede, pari a n. 62.477.
Tra spettacoli prodotti, coprodotti e ospitati, in sede e fuori sede, compresi quelli del festival Torinodanza, nel 2017 lo Stabile ha aperto il sipario n. 638 volte, in crescita del 13%.
Infine nel 2017 lo Stabile si è confermato al primo posto nella graduatoria dei Teatri Nazionali del MiBACT e Torinodanza al vertice dei festival disciplinari, totalizzando un contributo Fus pari a 2.828.734 euro, ossia + 7% (massimo consentito dalla legge) sul 2016.

Nell’approvare all’unanimità il consuntivo 2017, il Consiglio degli Aderenti si complimenta con il Presidente, con il Consiglio di amministrazione, con il Collegio dei Revisori e con il Direttore per il rigore gestionale, la coerenza strategica, la qualità dell’offerta artistica e culturale, il significativo ampliamento del pubblico e l’entità dei risultati conseguiti, giudicando molto favorevolmente sia nella forma che nella sostanza i contenuti del fascicolo di bilancio.

«Anche a nome dei Soci fondatori ringrazio il Direttore Fonsatti per la progettualità strategica e l’efficienza gestionale e insieme a lui tutti i dipendenti dello Stabile per il loro straordinario impegno e profitto, che hanno consentito al Teatro di consolidare le proprie funzioni di presidio culturale permanente al servizio della comunità – dichiara il Presidente Lamberto Vallarino Gancia. Pur incontrando il più ampio favore del pubblico – continua il Presidente – le nostre proposte non hanno mai rinunciato al “rischio culturale”, alternando in modo dosato e sapiente i classici con la drammaturgia contemporanea».

«Al favorevole andamento economico e all’aumento quantitativo dell’offerta si accompagna la qualità artistica dei progetti – aggiunge il Direttore Filippo Fonsatti – come attesta un recente riconoscimento al nostro posizionamento internazionale: lo Stabile è stato ammesso a far parte, unico teatro italiano, del prestigioso network Mitos 21 composto dai più importanti teatri europei (Odéon di Parigi, National Theatre di Londra, Berliner Ensemble di Berlino, Dramaten di Stoccolma, Toneelgroep di Amsterdam, Katona di Budapest, Royal Theatre di Copenhagen), coi quali si stanno stringendo accordi di coprogettazione, coproduzione e scambio nel prossimo triennio».

«Infine – concludono il Presidente Vallarino Gancia e il Direttore Fonsatti – esprimiamo la più sincera gratitudine al Consiglio di amministrazione, ai Soci Aderenti e Sostenitori e agli sponsor che, nelle rispettive distinte funzioni, indirizzano autorevolmente l’attività istituzionale, la sostengono in modo convinto e partecipato, garantiscono la competitività dello Stabile».