Martedì 22 febbraio 2022, alle ore 19.30, debutta al Teatro Gobetti di Torino Alda. Diario di una diversa, adattamento teatrale di L’altra verità. Diario di una diversa di Alda Merini. La drammaturgia e la regia sono di Giorgio Gallione. In scena Milvia Marigliano con i danzatori di DEOS – Danse Ensemble Opera Studio: Luca Alberti, Angela Babuin, Eleonora Chiocchini, Noemi Valente, Francesca Zaccaria. Le coreografie sono di Giovanni Di Cicco, le scene di Marcello Chiarenza, i costumi di Francesca Marsella e le luci di Aldo Mantovani.

Alda. Diario di una diversa, prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, sarà in scena nella stagione in abbonamento dello Stabile fino a domenica 6 marzo 2022.

Lo spettacolo esplora gli intrecci tra poesia, follia e teatrodanza, mettendo in scena la vita e l’opera di una donna straordinaria: la poetessa milanese Alda Merini. Accompagnata da un gruppo di danzatori e danzatrici, con echi musicali tra Sibelius e Celentano, l’attrice restituisce i sogni, i ricordi, gli amori e i versi indimenticabili di una delle voci più apprezzate e tormentate della letteratura italiana del Novecento. Una vita sofferta, impastata di nuda follia e di amori gridati, di rapporti famigliari laceranti e gravose solitudini, che tuttavia riuscì a dare vita a componimenti poetici indimenticabili e universali.

 

 Scheda a cura della Compagnia

“Non si può capire lo spasimo che accompagna gli attimi che precedono la stesura di una poesia. Nessuno riuscirà mai a capirlo… è qualcosa di fisico: i miei muscoli subiscono contrazioni, convulsioni. Sono i tremendi elettroshock cui ti sottopone la poesia”. Alda Merini

Partendo dall’opera poetica di Alda Merini, una delle più significative e riconosciute voci della letteratura italiana del ‘900, lo spettacolo esplora gli infiniti intrecci tra poesia, follia e teatro danza. La biografia della Merini è in questo senso emblematica, segnata come è da una lunga e dolorosa degenza manicomiale, causata probabilmente da una patologia definita “sindrome bipolare”, della quale hanno sofferto, tra l’altro, molti altri poeti e artisti.

Ed è proprio intorno all’esperienza del manicomio che la Merini produce le sue opere più significative e sconvolgenti; testi che non sono solo testimonianza o documenti critici, ma pura creazione fatta di storie brevi, poesie, rime, nenie, canzoni, epifanie, aforismi e deliri che disegnano una vita tragica, ma nelle sue infinite ramificazioni “più bella della poesia”.

Alda. Diario di una diversa è così un grande affresco elaborato sull’opera e sulla biografia di Alda Merini. Uno spettacolo costruito come una visione, un lucido delirio che attraversa tutta l’opera di questa straordinaria poetessa. Un universo di contrasti forti, dove “l’estate esplode all’improvviso in mezzo ai rami gelati dell’inverno”, e caratterizzato da continui slittamenti emotivi, poetici e stilistici tipici di una artista che più volte è stata sbattuta ai margini del destino, ma che è sempre miracolosamente “resuscitata” grazie al potere taumaturgico, quasi magico, della parola poetica.

Le fonti di questa elaborazione drammaturgica spaziano all’interno di tutta la scrittura della Merini, intrecciando materiali narrativi e biografici con squarci lirici, quasi cantati e danzati.

Protagonista della pièce è Milvia Marigliano, affiancata da un gruppo di danzatori che, in una sorta di creazione vicina alle modalità del teatro/danza, danno vita a un universo mentale abitato di ricordi, fantasmi, deliri, amori e follia.

CS_Alda. Diario di una diversa