L’edizione 2012 del Festival Torinodanza – organizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), della Regione Piemonte, della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino in collaborazione con Provincia di Torino, Città di Moncalieri, Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte, Prospettiva, Teatro Regio Torino, Unione Musicale, MITO SettembreMusica, Festival Interplay, CRUD Centro Regionale Universitario per la Danza Bella Hutter, PRIX Italia, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Ambasciata di Israele in Italia/Ufficio culturale, Japan Foundation – investigherà, dal 12 settembre al 24 novembre 2012, le dimensioni meno conosciute e più giovani della danza, e investirà sul futuro con un focus dedicato a giovani spettatori e giovani interpreti. Una programmazione a 360°, che permetterà di scoprire nuove generazioni e nuove geografie della creazione, senza dimenticare i grandi maestri, come Philippe Decouflé che inaugurerà il Festival. «Dopo un’edizione dedicata ai grandi della danza, quasi per sottolinearne il ruolo di “bussole” della creazione artistica – scrive Gigi Cristoforetti, Direttore artistico del Festival -, in questo 2012 proviamo ad alzare lo sguardo, ricordandoci che le nostre scelte di oggi incidono sull’avvenire di artisti e spettatori. Quello che presenteremo sarà perciò un festival complementare – rispetto ai precedenti – che vogliamo dedicare allo spettatore curioso, quello che non attende solo il ritorno di Decouflé o dei ballets C de la B, ma che vuole anche scoprire novità, ed essere aggiornato sulla continua ibridazione dei linguaggi che caratterizza la scena continentale. Un’edizione dedicata anche a quegli artisti più giovani e vivaci, o provenienti da mondi lontani, che rischiano – come tutti i giovani – di essere schiacciati dalla crisi nonostante le loro qualità. Questa progettazione prende corpo nel focus principale, titolato Sguardi distanti, fil rouge dell’intera rassegna. E vedremo che nello scoprire talenti ci troviamo associati a manifestazioni importanti, come il Festival d’Avignon o la Biennale de la Danse di Lione.  Parallela a quest’apertura artistica, vi è un’apertura altrettanto netta verso nuove fasce di pubblico, da invitare e coinvolgere pensando proprio al futuro. Anzi, al Domani, come s’intitola il focus dedicato alla danza per giovani spettatori, con giovani danzatori protagonisti. Ancora una volta, ecco il mondo di oggi e l’arte che lo rappresenta».