Elena Serra ha allestito una Bella addormentata nel bosco, per raccontare una storia senza tempo, di quelle che accompagnano nella crescita e nella scoperta del mondo.

Le fiabe consentono di identificarci nelle scelte che fanno i personaggi, nei loro desideri; aprono a mondi fantastici in cui è possibile tuffarsi sapendo che qualcuno ci trarrà in salvo. La bella addormentata nel bosco, detta anche più semplicemente La bella addormentata, è una delle fiabe tradizionali più famose in tutta Europa grazie alle molteplici varianti di cui oggi siamo in possesso. Viene ricordata soprattutto per la versione di Charles Perrault (pubblicata ne I racconti di mamma oca, 1697) e per quella dei Fratelli Grimm in cui la principessa è chiamata Rosaspina – proprio per i rovi in cui è avvolta – da cui nacque l’adattamento realizzato dalla Disney nel 1959. Anche Italo Calvino nella sue Fiabe Italiane cataloga molte versioni del tema, tra cui La bella addormentata ed i suoi figli testo di tradizione calabrese, molto simile a Sole, Luna e Talia di Giambattista Basile dal quale lo stesso Perrault sembra aver tratto spunto. Dopo il grande successo della passata stagione, il Teatro Stabile di Torino ripropone la fiaba della principessa e del bosco addormentato, accogliendo il pubblico dei più piccoli e delle famiglie nella cornice del Teatro Gobetti. Elena Serra ha diretto questo spettacolo senza perdere di vista né la matrice originaria, né i codici contemporanei che servono per rendere accattivante questa fiaba antica, che è una storia senza tempo ma anche un percorso che accompagna nella crescita e nella scoperta del mondo i bimbi, affascinando anche gli adulti.


da Charles Perrault
con Vittorio Camarota, Giorgia Cipolla, Clio Cipolletta, Marta Cortellazzo Wiel, Marcello Spinetta, Beatrice Vecchione
regia Elena Serra
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
con il sostegno del Gruppo Crédit Agricole Cariparma