La nuova Stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale sarà all’insegna della pluralità espressiva, confermando la vocazione dello Stabile a dare vita ad un ambiente in grado di accogliere una comunità composita, popolata da spettatori con esigenze e aspettative diverse; un cartellone che saprà spaziare dalla rilettura dei classici alla drammaturgia contemporanea e riuscirà ad indagare il nostro presente e a sintetizzare gli elementi che caratterizzeranno il nostro futuro prossimo e remoto.

Saranno 62 i titoli programmati in sede e in tournée, di cui 16 produzioni (7 nuove produzioni esecutive, 5 nuove coproduzioni e 4 riprese), 32 spettacoli ospiti e 14 allestimenti per Torinodanza: questi i numeri della Stagione 2021/2022 del Teatro Stabile di Torino.

La prima novità di rilievo riguarda il nucleo artistico che animerà il progetto produttivo della nuova Stagione, ponendo già le basi per il prossimo triennio. Accanto al Direttore artistico Valerio Binasco, infatti, troveranno spazio Filippo Dini, in qualità di regista residente, e due giovani talenti non ancora quarantenni Kriszta Székely e Leonardo Lidi, che, come artisti associati, completeranno il ventaglio di poetiche e visioni, che troveranno poi eco in tutta la programmazione. Per Lidi in particolare questo passaggio rappresenta un vero e proprio ritorno a casa, visto che, accanto al suo lavoro di regista, si troverà anche ad affiancare Valerio Binasco come vicedirettore della Scuola per Attori dove si è formato e diplomato.

Al centro del nuovo cartellone sarà, come sempre, il progetto produttivo che avrà come fulcro la creazione artistica di Valerio Binasco che, con la sua capacità di rendere vivi e contemporanei i classici e di farli dialogare col nostro tempo, proseguirà la ricognizione del repertorio intrapresa fin dal suo approdo alla direzione artistica dello Stabile. Binasco dopo aver diretto, nella stagione che sta volgendo al termine, Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello (per cui è in lizza al “Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2021” nella terna per la Miglior regia) e Le Sedie di Ionesco, proporrà tre titoli: al Carignano Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, mentre le Fonderie Limone di Moncalieri saranno lo scenario di un dittico di tragedie di Euripide, Ifigenia e Oreste, che seguiranno un ideale percorso di indagine nel dolore dei figli e nella cupa solitudine della famiglia. Filippo Dini contribuirà a consolidare l’identità progettuale dello Stabile e inaugurerà la Stagione del Carignano con una nuova lettura di Casa di bambola di Henrik Ibsen, mentre al Gobetti proporrà Ghiaccio di Bryony Lavery, thriller psicologico che affronta un tema scabroso per la nostra società, come la pedofilia. Alessandro Serra, dopo il premiatissimo Macbettu, tornerà a Shakespeare con una nuova e attesa messa in scena de La tempesta. Leonardo Lidi, dopo il recente successo al Festival di Spoleto, dirigerà Il misantropo di Molière e La casa di Bernarda Alba di García Lorca, che sarà ripresa ad inizio stagione.

Gradito ritorno è quello di Mario Martone al Teatro Carignano con il suo ultimo lavoro coprodotto dal TST e realizzato, insieme ad Ippolita di Majo: Il filo di mezzogiorno di Goliarda Sapienza; la nuova creazione di Fausto Paravidino Peachum. Un’opera da tre soldi e quella di Emanuele Aldrovandi L’estinzione della razza umana. Prosegue la collaborazione con Matthias Martelli che, diretto da Emiliano Bronzino, propone lo spettacolo Dante fra le fiamme e le stelle per celebrare il settecentesimo anniversario dalla morte del sommo poeta e, infine, la rarità assoluta di Orson Welles Moby Dick alla prova, tratta da Melville, cui darà nuova vita il regista Elio De Capitani.

A questi titoli si aggiungono le due produzioni che hanno debuttato con grandissimo successo quest’anno e che nella prossima stagione saranno in tournée in Italia: The Spank di Hanif Kureishi, diretto da Filippo Dini e Le sedie di Eugène Ionesco, con la regia di Valerio Binasco. Per i ragazzi verrà anche ripreso Il mago di Oz di Lyman Frank Baum, diretto da Silvio Peroni.

La Stagione 2021/2022 vedrà il ritorno delle ospitalità internazionali, affidate a teatri e registi di grande valore: il Teatro Katona di Budapest che, in attesa della nuova produzione di Kriszta Székely per lo Stabile in programma nell’autunno 2022, presenterà la sua potente versione de Il cerchio di gesso del Caucaso di Brecht; il Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona proporrà Antonio e Cleopatra da Shakespeare nella acclamata versione di uno dei registi più contesi della scena internazionale: Tiago Rodrigues che è appena stato designato Direttore del Festival di Avignone. Infine, il prestigioso Odéon di Parigi che tornerà a Torino con una nuova creazione del suo illustre direttore Stéphane Braunschweig, Come tu mi vuoi di Pirandello.

Sul fronte dell’internazionalizzazione continua a svolgere un ruolo determinante Torinodanza Festival, organizzato dal TST, che a inizio stagione presenterà i migliori coreografi e le più affermate compagnie della scena mondiale. Inoltre, sempre su questo fronte, nel prossimo mese di ottobre, lo Stabile ospiterà l’Assemblea Generale del network mitos21, di cui fa parte, che riunisce il gotha dei teatri europei.

Il cartellone della nuova stagione si comporrà infine di un’ampia proposta di ospitalità realizzate da registi e attori che si sono affermati a livello internazionale, grandi interpreti della scena italiana, attrici e attori che valicano con successo il confine tra palcoscenico e schermo e, proseguendo sulle linee fin qui tracciate, significativa continuerà ad essere la rappresentanza degli artisti del territorio.

Fra le iniziative messe in campo in questa nuova Stagione viene riproposto l’abbonamento Un posto per tutti, sostenuto dalla Fondazione CRT iniziativa unica nel panorama nazionale che offre 1.000 abbonamenti a cittadini a basso reddito, per avvicinare al teatro nuovi spettatori, a partire dalle persone in difficoltà e proseguono tutte le attività realizzate in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, sia in ambito internazionale che locale, pensiamo al progetto europeo ADESTE+, al tutoraggio offerto al progetto Oltre le barre sostenuto nell’ambito del bando GxG o alle nuove attività orientate al miglioramento dell’accessibilità ai nostri spettacoli, realizzate nell’ambito dell’articolato processo di trasformazione digitale avviato grazie ai fondi ottenuti dalla vittoria del bando Switch.

L’attività dello Stabile è resa possibile grazie al prezioso supporto dei Soci Aderenti – Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri (sostenitore) – e del Ministero della Cultura che sostengono con partecipazione convinta le nostre attività.

01_Comunicato stampa Stagione 21_22

02_Scheda Presidenza_Direzione

03_Scheda Direttore artistico

04_TST_Produzioni_coproduzioni_riprese

05_Programma Stagione 2021/2022

06_Torinodanza Festival 2021

07_TST_internazionale

08_TST_Digital transformation e innovazione

09_TST_partecipazione_accessibilità_comunità_sviluppo

11_Riapertura Caffetteria Lavazza

12_5x1000

13_Regione Piemonte

14_Città di Torino

15_FCSP_Scheda Obiettivo Cultura

16_Fondazione CRT

17_Città di Moncalieri

 

produzioni, coproduzioni, riprese

 

spettacoli ospiti