dai testi di Natalia Ginzburg
con Giorgia Cipolla, Elio D’alessandro, Christian La Rosa e Ilaria Matilde Vigna
musiche originali eseguite dal vivo da i Perturbazione
regia Leonardo Lidi
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
in collaborazione con il Circolo dei lettori
e Università degli Studi di Torino


17 – 18 NOV 2016
DIALOGO – ACQUISTA ORA

1970

Due giovani sposi, Marta e Francesco, un fitto intreccio di frasi che definiscono i confini del loro matrimonio: l’incertezza del lavoro per entrambi, la continua necessità di chiedere prestiti, una certa insofferenza reciproca. E alle spalle di tutto ciò, la presenza incombente di un terzetto di amici, che sovrastano con la loro assenza la copia di giovani. Sono evidentemente più belli, abbienti, capaci di muoversi nel mondo con eleganza. Sono il continuo riferimento per Marta e Francesco, non solo perché sono un modello irraggiungibile, ma perché tutto di loro li attrae. E li attrae così tanto che Marta confessa a Francesco di avere un trasporto per l’amico comune Michele. Una complicità e un sentimento nati durante un viaggio, che si è trasformato in un progetto di vita in comune. Peccato che arrivi una lettera destinata a Marta, che incrina leggermente la patina di perfezione del giovane amico.

VIDEO L’intervista a Leonardo Lidi
VIDEO L’intervista a Tommaso Cerasuolo (Perturbazione)
VIDEO Il trailer dello spettacolo


24 Nov ore 2016 19.30
25 Nov ore 2016 20.45

LA SEGRETARIA – ACQUISTA ORA

1967

Sofia – Pronto, Luisa? Luisa Edoardo è morto. Si è sparato. È morto, Luisa. Sì, doveva succedere. Però siamo tutti dei cani. L’abbiamo lasciato lì solo. Sano tutti dei cani, io, Nino, Enrico, Isabellita, Gildo. Dei cani. La ragazza? La ragazza non c’entra. Lei non è un cane perché è solo un topo. Sì, è qui. È andata a prendere un sacco a pelo. Domani non vengo a Roma, Luisa, non verrò più a Roma, venivo per Edoardo, per vedere Edoardo, non peraltro I funerali? Non lo so. Cosa me ne importa dei funerali. La gente butta via la vita come forse un secchio dell’acqua sporca. Mica solo Edoardo. Tutti, Luisa. Siamo dei cani la vita. La vita è cagna con noi e noi siamo dei cani con la vita. Mi sai dire perché, Luisa? Rispondimi. Accidenti, rispondimi, parlare con te è come parlare con il muro.

Commedia di fatti quotidiani, usuali, ritratto satirico di una certa borghesia che si è stabilita in campagna con tanto disordine e nessun futuro: all’interno di questa famiglia si insinua “la segretaria”, Silvana, una curiosa ragazza che dà il titolo alla commedia. Installatasi in casa, dopo essersi presentata improvvisamente raccontando una storia improbabile, si fidanza ora con uno, ora con un altro, sempre con indolenza e pressapochismo. Lo stesso atteggiamento che hanno gli altri personaggi, sopraffatti dal peso dell’esistenza e incapaci di trovare uno scopo per le loro giornate.

VIDEO Il trailer dello spettacolo


1 dic ore 2016 21.00
2 dic 2016 ore 20.45

TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA – ACQUISTA ORA

1964.
Teatro Gobetti Torino 14 maggio 1966 (stagione 1966/67), regia Luciano Salce, con Renzo Montagnani e Adriana Asti

Pietro – Ti prego di non insultare mia madre, prima ancora che sia venuta! Le tiri un bottiglione d’inchiostro, e poi ancora la insulti?
Giuliana – Tu, a mia madre, non piaceresti affatto. Non le piace quasi mai nessuno.  È molto pessimista, mia madre. È molto diffidente. Se ne starebbe là. In un angolo, vicino alla finestra, a sorvegliare quei suoi pentolini, spaventata, diffidente, amara, nella sua vestaglietta giapponese, con quel suo codino di capelli attorcigliato in cima alla testa con un elastico nero, con le mani che tremano, guardandosi attorno con gli occhi di una lepre inseguita.

Pietro e Giuliana sono sposati da una settimana, dopo solo un mese che si conoscono. Pietro, avvocato, è abituato a una vita borghese, pacata e regolare. Giuliana è una spiantata, indolente e pasticciona, scappata di casa a diciassette anni, prodotto di una miseria affettiva ed economica vagamente dickensiana.  È un po’ svitata ma simpatica. Pietro invitato a pranzo sua madre, affinché metta da parte tutte le riserve sul conto di Giuliana e accetti la situazione, smettendola di crucciarsi. Un pranzo famigliare che sarà una prova del fuoco per la loro vita coniugale. «Se i primi due atti sono dei responsori, il terzo è una sarabanda, uno scioglilingua, un gioco dei quattro cantoni eseguito su trapezi da circo, una sciarada incatenata dove brillano tutti i tormentoni innescati fino a quel punto, come nella migliore tradizione della farsa, della pochade. Ti ho sposato per allegria è una commedia felice, forse perché è un addio alla giovinezza. Per l’ultima volta la Ginzburg si specchia nella propria energia, nella pienezza dell’età in compendio, un attimo prima di essere risucchiata da un’età diversa, della propria persona e dei tempi che incombono» (Domenico Scarpa).

VIDEO Il trailer dello spettacolo


giovedi 1 dicembre – Maratona Qulacuno che tace
ore 17.30 – DIALOGO
ore 18.30 – LA SEGRETARIA
ore 19.30 –  TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA
ore 21.00 –  TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA


Le commedie hanno un prima e un dopo.
Di alcune commedie magari non ce ne importa più molto, ma quello che vi è nascosto e custodito e vi ruota intorno
ci è caro per sempre.

A cent’anni dalla nascita della grande scrittrice torinese, il Teatro Stabile, in collaborazione con il Circolo dei lettori e l’Università degli Studi di Torino, organizza un ciclo di appuntamenti dedicati a Natalia Ginzburg. Il teatro per la Ginzburg è una sorta di prolungamento di quella vena narrativa messa a punto con Lessico famigliare, la possibilità di dare voce a punti di vista diversi, a sfumature delle personalità oltre al senso di distacco dal proprio tempo, come rilevato da Domenico Scarpa nel recente Un’assenza. Racconti, memorie cronache 1933-1988, Einaudi, 2016. Tra il 1965 ed il 1971 l’autrice scrive otto commedie, che hanno un discreto risalto internazionale: L’inserzione (1965) va in scena all’Old Vic nel ’68, interpretata da Joan Plowright e Laurence Olivier: i due atti di Fragole e panna sono del 1966 e nel 1968 Einaudi, suo storico editore, dà alle stampe Ti ho sposato per allegria, che raccoglie quattro pièce. I tre atti de La segretaria sono del 1967, l’atto unico Dialogo è del 1970. Oltre a Dialogo e La segretaria l’omaggio a Natalia Ginzburg si conclude con Ti ho sposato per allegria, che fu prodotto dallo Stabile nella stagione ’65/’66, sotto la direzione De Bosio e andò in scena al Teatro Gobetti. Leonardo Lidi, giovane attore e regista diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, ha diretto spettacoli da Fassbinder, Dürrenmatt e Wesker e per il TST Peter Pan. Il sogno di Wendy.

Una giornata con Natalia

Giovedì 1 dicembre 2016, ore 10.00 – 17.00
Teatro Gobetti
Una giornata di incontri per festeggiare il centenario  di Natalia Ginzburg organizzato dal Dipartimento diStudi Umanistici dell’Università di Torino in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale.

Lessico di una scrittice

14, 29 novembre 5 dicembre 2016, ore 18.30
Circolo dei lettori

«Il mio mestiere è quello di scrivere e io lo so bene e da molto tempo» diceva Natalia Ginzburg. Un mestiere che coltivava con semplicità esigente e gentile, facendo sembrare quasi normale quella sua capacità di raccogliere e riflettere le cose del mondo. Non solo nelle opere più famose, come Lessico familiare e Le piccole virtù: la sua bibliografia è, infatti, ricchissima anche di piccoli saggi, articoli e letture, sconosciuti ai più ma densi di significati e visioni. Obiettivo dei tre appuntamenti al Circolo è proprio quello di riscoprirli insieme, con altrettanti ospiti che in modi e per motivi diversi l’hanno incrociata nella propria vita. Ognuno segue secondo la propria sensibilità il filo dei ricordi che lo lega, personalmente o attraverso le opere, a Natalia Ginzburg, una delle voci migliori e più complete del Novecento.

Lunedì 14 novembre ore 18.30
Serena Cruz o la vera giustizia con Emanuele Trevi

Martedì 29 novembre ore 18.30
Mai devi domandarmi con Paola Mastrocola

Lunedì 5 dicembre ore 18.30
Vita immaginaria con Nadia Terranova

info 011 4326827 info@circololettori.it – circololettori.it