«Cassius Clay è un nome da schiavo. Io non l’ho scelto e non lo voglio. Io sono Muhammad Ali, un nome libero. Vuol dire “amato da Dio”. Voglio che la gente lo usi quando mi parla e parla di me»: questa celebre frase di Cassius Clay rappresentò l’inizio della trasfigurazione di questo campione di boxe in una delle icone del Novecento. Francesco Di Leva, recentemente premiato con il David di Donatello per la sua interpretazione in Nostalgia di Mario Martone, e il regista Pino Carbone rievocano sul palco la storia di questo combattente-poeta: un corpo allenato, messo in gioco, sfidato e osannato a tal punto da diventare una metafora del superamento di ogni limite e della sfida perpetua tra volontà e possibilità.

di Pino Carbone e Francesco Di Leva
regia Pino Carbone
NEST – Napoli Est Teatro