Giovedì 18 aprile 2013 alle ore 17.30 Franco Ferrari e Pietro Crivellaro discutono il volume di Livia Cavaglieri
TRUST TEATRALI E DIRITTO D’AUTORE (1894-1910) La tentazione del monopolio (Titivillus)
saranno presenti l’autrice e il curatore dell’Appendice, Matteo Paoletti
coordina Armando Petrini.

>> La scheda del libro

La storia degli impresari torinesi Chiarella

Alla vigilia della prima guerra mondiale i fratelli torinesi Chiarella si affermano tra i maggiori impresari di spettacolo perché controllano una grossa fetta della scena italiana. La dinastia fondata negli ultimi decenni dell’Ottocento dal genovese Daniele Chiarella, grazie ai due figli Achille e Giovannino si trapianta a Torino nei primi anni del Novecento. Qui i fratelli Chiarella inaugurano nel 1908 il Politeama dedicato alla memoria del padre che rivaleggiava con il Regio e il Carignano. Il vasto e splendido teatro che sorgeva a San Salvario nell’isolato dietro la sinagoga verrà distrutto dalle bombe durante la seconda guerra mondiale. Nel 1912 i Chiarella sono diventati così potenti che acquistano anche il Teatro Carignano. Lo cederanno al comune di Torino, che l’aveva venduto nel 1885, all’inizio degli anni Trenta nel quadro dei grandi lavori della nuova via Roma che hanno ridotto il palcoscenico per fare spazio ai portici. Ma con l’ultimo discendente, Daniele Chiarella junior, ne manterranno la gestione fino al 1977, quando lo storico teatro viene infine affidato al Teatro Stabile di Torino.
Si parlerà anche della dinastia degli impresari Chiarella domani, giovedì 18 aprile, dalle ore 17,30 nella presentazione del libro della studiosa genovese Livia Cavaglieri Trust teatrali e diritto d’autore (1894-1910) edito da Titivillus. I fratelli Chiarella non furono solo importanti esercenti di sale teatrali tra Torino e Genova, ma anche contitolari del maggior “trust” italiano che, con il torinese Adolfo Re-Riccardi, controllava le maggiori compagnie del teatro drammatico e musicale, in concorrenza con la nascente Società degli Autori di Marco Praga. Per questo il giovane Antonio Gramsci, cronista teatrale prima che uomo politico, attaccò i Chiarella nel 1917 in un famoso ciclo di articoli sulle colonne torinesi dell’Avanti come monopolisti dello spettacolo torinese.
Pietro Crivellaro

CENTRO STUDI TEATRO STABILE | Via Rossini 12 – Torino
INGRESSO LIBERO fino a esaurimento dei posti in sala – Tel. 011 5169405
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