Martedì 3 dicembre 2019, alle ore 19.30, debutta al Teatro Gobetti MISERY di William Goldman, tratto dal romanzo di Stephen King, nella traduzione di Francesco Bianchi.
Lo spettacolo è diretto e interpretato da Filippo Dini, con lui in scena Arianna Scommegna e Carlo Orlando. Scene e costumi sono di Laura Benzi, le luci di Pasquale Mari, le musiche originali di Arturo Annecchino.
Prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dalla Fondazione Teatro Due e dal Teatro Nazionale di Genova, lo spettacolo resterà in scena al Teatro Gobetti per la stagione in Abbonamento dello Stabile fino a domenica 15 dicembre.

Uno dei capolavori dello scrittore più famoso al mondo, Misery è l’adattamento che William Goldman ha tratto dal film di Rob Reiner, di cui firmò la sceneggiatura, a sua volta ispirato al romanzo di Stephen King. Una storia di orrore, claustrofobia e follia: un romanziere di successo incarcerato da una lettrice pazza che si rifiuta di accettare la morte del suo personaggio preferito, l’eroina ottocentesca Misery. Un horror psicologico sul tema dei dèmoni che circondano la creazione letteraria, diventato un cult del cinema con Kathy Bates nel ruolo dell’infermiera psicopatica Annie Wilkes (che le valse l’Oscar) e James Caan in quello dello scrittore Paul Sheldon. Protagonisti della versione per il palcoscenico sono Arianna Scommegna e Filippo Dini, che cura anche la regia. Annie, l’infermiera/carceriera/torturatrice si nutre di pagine scritte e non si ferma davanti a niente pur di salvare il suo personaggio del cuore. Rappresenta l’attrazione, la fascinazione che ogni essere umano sente verso le storie, e verso chi le racconta. «Tra tutti gli scrittori che animano le creazioni di King – spiega Dini – Paul Sheldon è il più forte, il più disperato. Prigioniero del suo talento e della sua vocazione, scopre se stesso nel viaggio all’inferno in compagnia di Annie». Lei, feroce, sadica, implacabile, incarna a modo suo il tema cardine di King: la magia e l’amore. «Annie non è folle – chiosa Dini – Annie ama alla follia. Annie è l’esasperazione del desiderio e dell’amore per l’arte. E Misery è una grande opera sul potere magico della narrazione. Ed ecco perché poter portare questa storia in teatro è una grande occasione e un grande privilegio. Perché il teatro è il luogo della magia».

01_CS_Misery_Regia Filippo Dini

02_Tutto ha inizio nella nebbia

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