Ieri, lunedì 14 novembre, alle ore 18.00, si è tenuta a Napoli, ospite dal Teatro Pubblico Campano nello storico Teatro Nuovo, la consegna dei Premi della Critica, manifestazione itinerante con cui l’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro segnala ogni anno gli spettacoli, i personaggi, le iniziative di particolare importanza registrate nella stagione precedente.

Filippo Dini è stato insignito del Premio della Critica 2022 con la seguente motivazione: «Un’aura crepuscolare innerva le belle regie di Filippo Dini. Schivo, determinato, riflessivo, ha sviluppato un percorso avvincente e originale zigzagando tra drammaturgia contemporanea e classici, saviamente adattati. Dini carica di senso il proprio lavoro sia nelle scelte dei testi sia nel cesello della messinscena, che trabocca una lieve sofferenza, ma l’atto creativo è doloroso. Genovese di nascita, dal 2021 è regista residente al Teatro Stabile di Torino dove, nelle ultime stagioni, ha diretto e recitato Casa di bambola di Ibsen, The Spank di Hanif Kureishi, Ghiaccio di Bryony Lavery e Il crogiuolo di Arthur Miller. Regista ma anche attore, con un prezioso aiuto regista e una squadra di colleghi compatta e affiatata, l’artista sviscera i rapporti di coppia, nell’inesausto e misterioso conflitto tra coniugi, nella critica alle etichette borghesi o si immerge nelle profondità dell’animo umano per indagare l’indicibile della ferocia omicida, lasciando però spiragli di rinascita, di riscatto, che balenano spesso nei suoi lavori. E nonostante i temi urticanti Dini riesce a parlare a tutti, con un teatro radicato sugli attori e la recitazione, con un linguaggio al contempo intelligìbile, immediato, ma disseminato di segni, molti tasselli di un discorso che si riverbera, amplificando la portata delle opere, popolare in senso nobile, soprattutto aperto alla molteplicità di interpretazioni del grande pubblico. Che Dini, senza blandire, sa conquistare».

«Sono felice e orgoglioso che Filippo Dini, regista residente del nostro Teatro, abbia ricevuto questo importante riconoscimento – dichiara il Direttore del TST Filippo Fonsatti –. Il suo talento puro e solido e il suo lavoro serio e profondo contribuiscono in modo determinante alla definizione dell’identità artistica dello Stabile di Torino, per il quale ha firmato le sue ultime quattro regie che gli sono valse il Premio della Critica 2022. A lui – conclude Fonsatti – vanno le nostre vive felicitazioni, il più grande apprezzamento e un ringraziamento sincero».