Teatro Gobetti
9 – 14 dicembre 2014

La guerra di Troia è finita. Dopo dieci anni di assedio, della città di Priamo non restano che macerie e un immenso rogo. E poi i cadaveri, dei vinti e dei vincitori. Se la guerra cantata da Omero è l’archetipo di ogni conflitto, oltre il mito ci sono però le vite degli uomini. E quelle delle donne. Alle donne dei vinti – umiliate, lacerate dal dolore, svendute come bottino di guerra – è dedicata la tragedia di Euripide, di cui il collettivo Mitipretese porta in scena una riduzione, intrecciata ai versi di Seneca e interamente concentrata sulle quattro protagoniste. Elena, la straniera simbolo dell’eterno femminino; Andromaca, vedova di Ettore e madre del piccolo Astianatte, sacrificato all’arroganza dei vincitori; Cassandra, la veggente inascoltata che già medita vendetta; Ecuba, la grande madre attorno a cui tutte si stringono, attendendo il proprio destino su una spiaggia dell’Asia minore. Quest’ultimo ruolo vede la partecipazione di Gianna Giacchetti, grande artista del panorama italiano, con la quale Mitipretese ha il piacere di lavorare per la prima volta. Sono figure mitiche, ma anche «semplici donne di fronte all’angoscia della perdita – scrivono le attrici – sono madri e figlie, sorelle e spose e soprattutto vittime, tutte». Roberto Barbolini su Il Giorno di Milano del 30 ottobre 2014 scrive: «La nostra epoca non manca certo di tragedie, eppure la distanza che ci separa dal mondo tragico dei Greci è siderale. La colmano con intelligenza e pathos queste Troiane, dove la forza centripeta del testo euripideo attrae spunti e contaminazioni da Seneca, Ovidio e perfino Sartre, offrendo “frammenti di tragedia” di grande intensità».

01_Comunicato LE TROIANE